Alfonso diventa avvocato

Nel 1708 AlfonAlfonso ammalatiso venne ammesso alla Università, per la Facoltà Giuridica, dopo un previo esame sostenuto col celebre Giambattista Vico. Il ritmo degli studi era molto sostenuto, appena interrotto da qualche svago

Dal settembre 1710 venne aggregato al Sedile dei Cavalieri di Portanova, uno dei sei quartieri in cui era divisa Napoli.


Il 21 gennaio 1713 S. Alfonso, a poco più di 16 anni, fu proclamato dottore in legge. Perfezionò i suoi studi intervenendo a vari circoli culturali presso eminenti giuristi. Passò dalla Congregazione dei Nobili a quella dei Dottori, anch’essa retta dai Padri Filippini e alla Congregazione di S. Maria della Misericordia, detta Misericordiella.


Nella professione di avvocato Alfonso si propose di ricercare sempre la verità nei processi, di promuovere la giustizia e non danneggiare alcuno, soprattutto i più deboli e indifesi, diventando uno dei più celebri avvocati del foro napoletano.


Ogni giorno faceva la visita a Gesù Sacramentato in chiesa e agli ammalati nell’ospedale degli Incurabili. E fu proprio in quell’ospedale che, dopo aver perduto per interferenze politiche un’importante causa , udì la chiamata di Dio: Alfonso, lascia il mondo e datti a me.
Da quel giorno lasciò i tribunali, depose lo spadino di cavaliere ai piedi della Madonna della Mercede e decise di diventare sacerdote .

Galleria fumetto di Henriette Munière e J.Heinzmann 1982; elaborazione di Salvatore Brugnano: Alfonso Avvocato [nggallery id=2]


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