Applicazioni pericolose evitate

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1. Applicazioni pericolose evitate

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

1. Applicazioni pericolose evitate

Scrive il biografo di S. Alfonso, P. Antonio Tannoia:
«Abbiamo motivo di credere, che Genitori così savi non permisero ad Alfonso due applicazioni le più ordinarie, se non vogliamo dire indispensabili nelle persone Cavalleresche; cioè il ballo e la scherma: il primo, come pericoloso all’Anima, ed il secondo all’Anima, ed al Corpo.
Credo così, perché avendo in vari rincontri narrato Alfonso, stando tra di noi, i vari pericoli del secolo, dai quali Iddio, per sua Misericordia, lo aveva liberato, non fece mai menzione di questo.
Maggiormente mi persuado; perché anche il fratello Don Ercole, che visse nel Mondo, neppur sapeva di siffatte cose».

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Primo, Cap.II).
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S. Alfonso, sul finire della sua vita, più volte ha confidato ai confratelli che "Iddio, per sua Misericordia, lo aveva liberato" da tanti pericoli.
S. Alfonso, sul finire della sua vita, più volte ha confidato ai confratelli che “Iddio, per sua Misericordia, lo aveva liberato” da tanti pericoli.