Betrò Giuseppe Rocco redentorista

Fratello Giuseppiello Rocco Betrò (1889-1960) – Italia.

Il Fratello Giuseppe Betrò (Giuseppiello), aveva prestato per quarant’anni servizio alla portineria del Collegio di Pagani, ed era diventato popolare per la sua semplicità, per la sua bontà, per la sua gentilezza, per la sua carità con tutti.
Tutti cercavano lui. La sua predilezione erano i poverelli; nessuno tornava dalla portineria di Pagani senza averne ottenuto un soccorso. Sotto la pioggia, sotto la sferza del vento, nell’ora della canicola portava sempre qualcosa per soccorrere un bisognoso. E quanto tatto aveva specialmente con i poveri vergognosi! Sapeva nascondere, e sapeva deviare la attenzione indiscreta dei curiosi. Lo spirito di S. Gerardo era passato in lui.

I fanciulli, sempre irrequieti e alle volte prepotenti, non lo infastidivano; sapeva accontentarli, sapeva dir loro la parola buona e mandarli via contenti. La campanella della porteria lo faceva correre immediatamente e, se riceveva un immeritato rimprovero per un tantino di ritardo involontario, non si turbava. Sempre uguale a sé stesso, sempre sorridente fino alla lepidezza che rabboniva gli animi.

Fino all’ultima ora ha preso parte alle pratiche della Comunità, pur trascinandosi per il male che lo minava e lo consumava. Nell’ultima settimana Fratel Giuseppiello non si è più levato dal letto, ma non ha dato alcun fastidio. Quì ha ricevuto i conforti della fede con pietà e devozione, rispondendo a tutte le preghiere della liturgia.
Rinnovò i suoi voti; fece l’offerta della sua vita per l’Istituto, per la Gioventù Redentorista, per il nuovo Studentato da costruirsi, per la Chiesa e per la conversione dei peccatori.
Mai un lamento nella sua infermità; la sua risposta abituale è stata sempre: «Sto meglio».
La mattina della festa di S. Gerardo, il 16 ottobre 1960, alle ore 3,30, fratel Giuseppiello ci lasciava per unirsi ai Santi del cielo, a S. Alfonso.
Aveva 71 anni e giorni 15. Era nato a S. Andrea dello Jonio il 1° ottobre 1889; e aveva professato il 18 novembre 1918.

P. Bernardino Casaburi
In S.ALFONSO, anno 1960,pag.133.

______________
Profilo tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985

Fratello Giuppe Betrò, chiamato affettuosamente Giuseppiello nella foto del documento di riconoscimento. Una figura di fratello attraente e servizievole con nel cuore la viva fiamma della carità.

____________

Altro profilo

Fratello Giuseppiello Rocco Betrò
di Nicola e fu Ramogida Marianna.

Nato a S. Andrea Jonio (Dioc. Squillace e Prov. Catanzaro) il 1.10.1889 = Prof. 18.11.1918 = + a Pagani 16.10.1960.

Suo itinerario:

  • Dal 1912 al 1936 A Pagani nell’ufficio di portinaio esemplare;
  • Nel 1936 a S. Andrea Jonio (coi Fratelli Antonio De C. e Raffaele);
  • Nel 1948 a Francavilla Fontana (coi Fratelli Pasquale M. e Raffaele Caso);
  • Nel 1955 a Pagani (coi Fratelli Ciccillo, Giovanni G., Cesare, Raimondo… Di qui vola al Cielo.

Piccolo di statura, ma svelto come un angelo. Sorridente e rispettoso, soprattutto coi poverelli, che affollavano la portineria in quei tempi di massima miseria… e di guerra!
Fraternamente buono, instancabile di infinita pazienza e di rara virtù religiosa sempre sveglia, ed esercente: anche quando ingiustamente rimproverato dai tipi fastidiosi verso ogni portinaio, preso da mille occupazioni e raccomandazioni.
Non ha perduto mai un minuto di tempo, che spendeva leggendo libri santi e utili religiosamente. Ma era sempre occupato, senza potersi dare un pò di riposo. La preghiera era il continuo suo sospiro e il suo programma.
Carità e gentilezza erano sue note caratteristiche con tutti i forestieri di ogni grado sociale. Fraternamente amico coi poverelli ai quali preparava ogni giorno un calderone di piatto caldo per oltre cento persone. Sembra incredibile; oltre agli altri che erano serviti in disparte e portavano fagotti alle loro case!
Ma era anche energico. Ad un Rettore preoccupato (malato!) rispose: Padre non siate troppo preoccupato, perché qui vi sono sacerdoti e non ci son letti di passatempo!... Infatti trovava mille occasioni per entrare fino in fondo e ritornare allo sgabuzzino!… Salvandoci da mille pericoli!…
Il buon Dio benedica in cielo le sue preoccupazioni fraterne, verso ciascuno di noi. Tutto quello che si può dire di lui non supererà certamente la millesima parte della realtà, da tutti noi sperimentata nella nostra vita di famiglia con le sue gioie e le sue croci.
Dall’abito ci conosceva fratelli veri e difesi dalla sua bocca!Lui!

______________
Profilo tratto da
Ricordo di fraterni amici.
del P. Francesco Santoli, Lioni 1980

Fratello Giuseppiello Betrò in una foto del 1930. Carità e gentilezza erano sue note caratteristiche con tutti i forestieri di ogni grado sociale. Fraternamente amico coi poverelli per i quali (a Pagani) preparava ogni giorno un piatto caldo: per oltre cento persone.

________________

Vai alla pagina delle Biografie di Redentoristi