Calle Victor redentorista

(◊ in Ecuador) Fratello Victor Calle (1879- 1919) (Ω in Perù)

Fratello Victor Calle. Piura. (Perù), 1919.

Victor Calle è nato a Paccha, nelle vicinanze di Cuenca (Ecuador) il 27 giugno 1879.

Dopo la professione, egli volle impegnarsi nello studio del trattato del P. Desurmont su “le dieci qualità del buon Fratello”, per metterlo in pratica.

Di lui si può affermare: fu grande orante e grande lavoratore. Amava trascorrere i momenti liberi alla presenza del Santissimo Sacramento, nei suoi andirivieni sgranava continuamente il rosario. Desideroso di rendere grandi servizi alla Congregazione, aveva appreso molti mestieri: falegnameria, calzoleria, cucina…

Qualsiasi incarico gli si affidava: si sforzava allora di compiere il suo dovere con tutta la perfezione di cui era capace. Dotato di grande spirito di famiglia, amava, nei giorni di festa, complimentare e rallegrare superiori e confratelli.
Per temperamento era un violento, ma aveva acquistato tanto dominio di sé, che arrivò a poco a poco ad essere un modello di dolcezza.

In quel tempo a Piura si diffuse la febbre gialla e Fratello Victor ne fu contagiato. Trasportato al Lazzaretto, morì dopo avere rinnovato, in giorno di sabato, i voti nelle mani del P. Albert Rettich.
La morte fu quella di un santo religioso. —«Vigilate… in omni tempore orantes». Lc. 21,36.
Professione: 6 gennaio 1915.

 Il Perù ebbe anche le sue vittime di febbre gialla, soprattutto nelle zone dell'alta Amazzonia, anche se nel 1897 l'italiano Giuseppe Sanarelli scoprì bacillo febbre gialla. Il Fratello Victor Calle rimase contagiato e morì nel 1919.
Il Perù ebbe anche le sue vittime di febbre gialla, soprattutto nelle zone dell’alta Amazzonia, anche se nel 1897 l’italiano Giuseppe Sanarelli scoprì bacillo della febbre gialla. Il Fratello Victor Calle rimase contagiato e morì nel 1919.