Redentoristi d’Europa a confronto

Santuario Trois Epis

Le missioni  parrocchiali oggi

Redentoristi d’Europa a confronto

Dal 13 settembre e fino al 17 oltre 90 redentoristi provenienti dalle varie nazioni d’Europa sono riuniti in un Colloquium a Trois Epis, piccola località nei pressi di Colmar, sulle prime alture che conducono ai Vosgi. Un piccolo e devoto santuario mariano, cui fa di spalla una spaziosa chiesa moderna, accoglie i convegnisti: sono sacerdoti, laici e suore, uniti nel carisma redentorista di annunziare l’abbondante redenzione agli abbandonati della nostra società.

Il Colloquium è stato preparato da una commissione internazionale di redetoristi guidati dal dinamico P. Seamus Enright, irlandese e tra i sette membri di questa commissione vi è, rappresentante dell’Italia, il P. Salvatore Brugnano.
Il tema sul quale riflettono i redentoristi è quello delle missioni parrocchiali (o popolari): una forma di efficace azione pastorale nota nel passato, ma che oggi sembra segnare il passo per le difficoltà che comporta la complessa società di oggi: forte secolarizzazione, relativismo sociale e morale che invita ad un continuo “fai da te” in ogni campo, compreso quello religioso, l’avviata ristrutturazione delle parrocchie in raggruppamenti in unità pastorali che non sempre sono alla ricerca di presenze pastorali straordinarie, calo delle vocazioni missionarie (e non solo).

Mons. Aldo Giordano

Questo Colloquium europeo (che è il secondo della serie) ha visto l’intervento qualificato di mons. Aldo Giordano, osservatore permanente della S. Sede alla corte di Strasburgo che ha offerto una lettura sull’Europa secolarizzata di oggi e offerto la proposta di considerare la libertà dell’uomo una qualità preziosa che ci rende immagine di Dio, e viverla non come tentazione che ci allontana da lui, ma come possibilità di realizzarci pienamente come uomini sull’esempio di Cristo e aiutati da Cristo.

Pedro Lopez

Il redentorista Pedro Lopez, attualmente padre provinciale di Spagna, ha ripercorso e riproposto un cammino di missione popolare in atto da alcuni anni, che prevede la preparazione e l’impiego dei laici del luogo (che diventano così protagonisti della missione) e l’accompagnamento assicurato dai missionari redentoristi anche dopo la missione.

Inoltre il redentorista spagnolo Miguel Rubio ha offerto una panoramica delle questioni urgenti morali che accompagnano il vivere dell’uomo di oggi invitando ad affrontare con lo spirito di S. Alfonso, uno spirito capace di cercare soluzioniper coloro che si sentono emarginati: divorziati risposati, immigrati, questioni bioetiche sulla vita sia al suo nascere che alla sua fine.
Certamente di queste problematiche se ne parla in tanti incontri e convegni, ma qui i redentoristi cercano quel “proprium” che li ha distinti nel passato come missionari del popolo e che li aiuterà a stare ancora vicini ai più poveri ed abbandonati.
La presenza della Madonna, in questo piccolo e grazioso santuario, offre quella necessaria speranza per affrontare il cammino di rinnovamento dell’azione pastorale missionaria.

P. Salvatore Brugnano

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