Cronaca redentorista 45

CronacaCSSR02

14 febbraio – Santi Cirillo, monaco e Metodio, vescovo.

2008 – Viene creata la parrocchia “Gesù Cristo, Signore della Vita”, nella zona orientale di Suba che comprende il nostro Seminario Maggiore. Perciò, il Capitolo Provinciale preferì assorbirla e cedere una parte di terreno per costruire lì la futura chiesa parrocchiale. È una zona di rapida urbanizzazione.

2010 – Muore in Ecuador, di cancro ai polmoni, p. Gonzalo Ortiz Arellano. Aveva 81 anni. Si era laureato in Sacra Scrittura, però, come docente, potette esercitare per poco tempo, perché i superiori lo consideravano liberale nelle sue interpretazioni. Nel 1967 fu eletto consultore generale. Ritornato alla sua provincia ecuadoriana fu varie volte provinciale e maestro di novizi.

●Ω● – Scrive s. Alfonso nel “Foglietto di cinque punti…nelle Missioni (1768)”:

«Chi nega che le prediche di terrore giovano, anzi son necessarie per svegliare quei peccatori che dormono nel peccato. Ma bisogna persuadersi che le conversioni fatte per lo solo timore de’ castighi divini son di poca durata… Se non entra nel cuore il santo amore di Dio, difficilmente persevererà… Quindi l’impegno principale del predicatore nella missione ha da esser questo, di lasciare in ogni predica che fa i suoi uditori infiammati del santo amore». (testo originale).

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Da “Memorial Redentorista”, Provincia de Bogotá
Tercera edición – Ediciones Scala Bogotá – 1º de Agosto de 2012
Editor: Noel Londoño, CSsR. (traduzione: Giovanna Alberino)
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S. Alfonso raccomandava ai suoi missionari, che predicavano le missioni, di non enfatizzare temi tesi a terrorizzare gli animi, bensì a suscitare negli ascoltatori sentimenti di amore e di fiducia. La foto mostra il quadro dell’anima dannata che impressionò S. Alfonso nella sua giovinezza; ma ciò che lo attirava di più era il Cristo morto per amore.
S. Alfonso raccomandava ai suoi missionari, che predicavano le missioni, di non enfatizzare temi tesi a terrorizzare gli animi, bensì a suscitare negli ascoltatori sentimenti di amore e di fiducia. La foto mostra il quadro dell’anima dannata che impressionò S. Alfonso nella sua giovinezza; ma ciò che lo attirava di più era il Cristo morto per amore.