De Cesare Aquilino redentorista

Fratello Aquilino De Cesare  (1892-1982) – Italia.

Il giorno 27 settembre, nella casa di Pagani, è morto il Fr Aquilino De Cesare. La sua bella età aveva quasi ingenerato in noi la convinzione, come la longevità del discepolo prediletto nei primi fedeli, «che questo discepolo non sarebbe morto» (Gv. 21, 23).

Il Fr. Aquilino, di Vincenzo e De Luca Anna, era nato a Mignano Monte Lungo (CE) il 28 agosto 1892. Cresciuto in una famiglia molto religiosa fu ben presto attratto dalla figura di S. Alfonso, presente e viva nei «Padri Missionari» che venivano nella chiesa del paese per le predicazioni. Fu accolto come Postulante nella Congregazione, ma lo scoppio della prima guerra mondiale interruppe in modo violento la sua preparazione al Noviziato.
Chiamato alle armi, come tutti i giovani del tempo conobbe le atrocità e le sofferenze di quella che il Papa Benedetto XV definì «l’inutile strage». Durante gli anni della guerra è stato sui fronti di Udine, Gorizia e del Piave. Proprio verso la fine della guerra veniva fatto prigioniero e condotto a Vienna. Le soffereze della prigionia vennero alquanto mitigate dall’incontro con alcuni Confratelli Redentoristi di quella città. Riconoscimenti notevoli del dovere compiuto verso la Patria restano il conferimento di due medaglie al valor militare e una croce di guerra e il titolo di «Cavaliere di Vittorio Veneto».

Ritornato in Congregazione al termine della guerra fu subito ammesso al Noviziato e il 1° ottobre 1921, a Pagani, emise la Professione religiosa.
Agli occhi del mondo la sua vita può essere apparsa priva di valore perché semplice, laboriosa, senza onori, senza titoli, ma agli occhi del Signore credo che 61 anni di fedeltà alla propria vocazione e alla professione religiosa acquistino il valore di una perla preziosissima.

Cosa ha fatto Fratello Aquilino in tutti questi anni? Ha pregato, ha lavorato, ha osservato la regola, ha partecipato a missioni, ha obbedito, è stato, in poche parole, un religioso.
Molte Comunità e molti Confratelli hanno conosciuto i suoi servizi e la sua carità; è stato in varie Comunità, in modo particolare in quelle di Pagani, S. Angelo a Cupolo, Teano, Pompei, Ciorani, Materdomini. Ha lavorato fino al 13 novembre 1979 quando per ragioni di salute da Materdomini è stato trasferito alla casa di cura di Pagani. E gli anni della malattia, del cedimento fisico non sono stati anni inutili o di cedimenti spirituali.
Sempre rassegnato, sempre lucido, sempre consapevole del valore e del significato della sofferenza ha partecipato alla vita della Provincia con la preghiera e con l’offerta al Signore dei propri dolori. Interessato alla vita e alla crescita della Provincia ha saputo trarre motivi di gioia e di consolazione dai nostri successi apostolici e dalle nostre realizzazioni.

P. Giuseppe Capone
Superiore Provinciale

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Profilio tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985

Fratello Aquilino, sempre fedele al suo servizio, sapeva attirarsi la benevolenza di tutti i confratelli (foto in Archivio CSSR, Materdomini).

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Altro profilo

Fratello Aquilino De Cesare
di Vincenzo e Anna De Luca.

Nato a Mugnano Montelungo (Dioc. di Teano, Prov. Caserta) il 28.8.1892 = Prof. a Pagani il 10.10.1921.
(Profilo scritto mentre era ancora in vita)

 

  • Il 1924 è a S. Andrea Jonio (con Francesco Gaudio, Carmine, Antonio D. C.).
  • Passa nel 1927 ad Avellino (con Fr. Alfonso Astuto e Giacomino)
  • Dopo 3 anni ritorna a Pagani (coi Fratelli Ciccillo, Giovanni, Giuseppiello, Peppino Moccia…)
  • Nel 1936 a Tropea col Fratello Tommaso
  • Nel 1948 nuovamente ad Avellino col Fr. Guido.
  • Nel 1955 a Morcone
  • Nel 1960 a Ciorani.
  • Finalmente a Materdomini, quasi pensionato e gioviale.

Così egli stesso mi scrive: «Nel 1915 entrai a Materdomini come Postulante (Rettore P. Golia Carmine). Dopo 6 mesi fui chiamato alle armi. La mia Caserma era un Convento sequestrato, quindi ogni giorno frequentavo la S. Comunione. Dopo altri 6 mesi fui mandato al fronte. Ma il Cappellano militare mi chiamò con lui quale attendente nel mese di agosto e gli servivo anche la S. Messa.
La mia compagnia fu quasi tutta distrutta: restai in vita per miracolo di S. Alfonso. Nella disfatta di Caporetto venni fatto prigioniero e trasferito in Ungheria. Secondo le disposizioni Imperiali, feci domanda, di essere internato in un Convento Redentorista e venni assegnato all’Educandato di Katzeldorf, donde poi andai in pellegrinaggio alla tomba del nostro San Clemente Hofbauer.
Finita la Guerra ritornai in Italia ed entrai nel Noviziato di Pagani col P. Maestro Michele Mazzei, fra molti Confratelli!

Ora egli non si lascia scappare alcuna occasione per dedicare e recitare ai Confratelli, nelle feste, una sua poesia di piacevole attesa.
Nel 1971 (a Materdomini) ha festeggiato il suo 50° di Professione.
Questa bella ricorrenza è stata per tutti noi di sollievo e di augurio a rivivere in Congregazione uniti ai nostri Fratelli, sempre giovani!
È stato decorato della Croce di Guerra e Pensionato e Cavaliere di Vittorio Veneto del 1918.
È stato trasferito nell’Infermeria di Pagani da qualche anno, nel 1980.

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da Ricordo di fraterni amici
del P. Francesco Santoli
Tipolitografia Irpina, Lioni 1980

Fratello Aquilino mostrava con fierezza le onorificenze di guerra che gli erano state concesse: qui è con la comunità di Materdomini.

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