de Jong Godefridus Gaudentius redentorista

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Frat. Godefridus Gaudentius de Jong, C.Ss.R. 1926-2021 – Paesi Bassi

Frat. Godefridus Gaudentius de Jong, C.Ss.R. 1926-2021

Il redentorista Frat. Godefridus Gaudentius de Jong, C.Ss.R. 1926-2021 – Paesi Bassi, Provincia di Amsterdam. – Fratello Gaudenzio: 66 anni vissuti a Roma nel servizio della Congregazione vicino a sette Superiori Generali, poi ai responsabili dell’Accademia Alfonsiana e nella biblioteca dell’Accademia. Un’esperienza mirabile di Chiesa universale nel microcosmo della casa generalizia di Via Merulana. Nel 2013 si è ritirato in Olanda, in casa della sorella, dove è morto a 94 anni il 17 luglio 2021. Una persona cara a tutti quel li che sono passati per la casa generalizia.

Dati Ufficiali

  • Cognome = de Jong
  • Nome = Godefridus (Gaudentius)
  • Nazionalità = Paesi Bassi (Provincia di Amsterdam)
  • Nato = 16-Ago-1926
  • Morto = 17-Lug-2021
  • Professione = 15-Mar-1946

L’annuncio della morte di Fratello Gaudenzio (17-Lug-2021).
Dopo più di 66 anni vissuti a Roma (1957-2013), fratello Gaudenzio era finalmente tornato nei Paesi Bassi nel 2013, trasferendosi a casa di sua sorella Agatha. Circondato dalle premurose cure di Agatha, dei cugini e dei loro figli, Fratello Gaudenzio (Fred) poteva godersi una vecchiaia libera dai pensieri. Durante le ultime settimane della sua vita, le sue forze sono andate diminuendo ed egli è morto nel sonno il 17 luglio 2021.
Fino alla sua morte, Fred (Gaudenzio) è stato molto importante per sua sorella Agatha e per la sua famiglia. Il funerale, nella sua amata cappella Peerke Donderskapel a Tilburg ha avuto luogo in privato oggi, sabato del 24 luglio 2021. Il suo corpo riposa nel cimitero di San Petruskerk a Oisterwijk.

Godefriedus Mattheus Maria De Jong C.SS.R.
Fratello Gaudenzio
16.08.1926 – 17.07.2021

Quando, quel lontano 5 luglio 1947, il giovane fratel Gaudenzio (all’epoca di 21 anni), arrivava a Roma dall’Olanda, certamente non gli poteva venire facilmente in mente che era proprio qui, nel centro del cristianesimo cattolico romano, che il Signore avrebbe prospettato per lui un’esperienza di vita consacrata lunga di 66 anni, permeata dal servizio appassionato e multiforme.

Durante i 66 anni di permanenza a Roma (5.07.1947-18.07.2013), a cavallo fra due ultimi millenni e secoli, fratello Gaudenzio ha testimoniato la successione di sette pontificati: Pio XII (1939-1958), Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco (13 marzo 2013).

Ha vissuto una vita piena di dedizione apostolica nella vicinanza di sette superiori generali della Congregazione Redentorista: Leonardus Buijs (1947-1953), William Gaudreau, Tarcisio Ariovaldo Amaral, Josef Georg Pfab, Juan Manuel Lasso de la Vega y Miranda, Joseph William Tobin, e John Michael Brehl (2009–).

È stato un punto di riferimento anche ai successivi responsabili dell’Accademia, a partire dal suo primo Regens, Jan Visser (1957-1969) e aiutando i successivi Presidi: Domenico Capone (1969-1983), Louis Vereecke (1983-1989), Séan Cannon (1989-1995), Bruno Hidber (1995-2001), Sabatino Majorano (2001-2007), Martin McKeever (2007-2013) e per ultimo, Andrzej Wodka, nei primi mesi di servizio (2013).

La “multiforme grazia di Dio” per dirla con san Pietro, ha trovato in questo fratello coadiutore redentorista un ottimo amministratore (cf. 1Pt 4,10)! Nel terreno fecondo e vivace del suo cuore generoso, la fedeltà creativa all’ideale abbracciato nella giovinezza con tanta fede, speranza e carità, ha potuto produrre frutti talmente abbondanti che solo la memoria di Dio può contenere…

Lasciata la Patria e la Provincia di Amsterdam, appunto nel 1947, per assistere da vicino il Superiore Generale, P. Leonardo Buijs, fratello Gaudenzio ha potuto vivere un’esperienza mirabile di Chiesa universale nel microcosmo della nostra casa generalizia, vedendo nascere l’Accademia Alfonsiana nel 1948, quasi subito dopo il suo arrivo.

Fra i momenti forti, c’è stata senz’altro la svolta del Concilio Vaticano II (11.10.1962 – 8.12.1965), con tutte le sue esultanze e fatiche, nel susseguirsi di dei superiori generali, dei capitoli generali della Congregazione e di vari eventi che hanno marcato il suo cammino di fratello laico redentorista in una comunità centrale per l’intera Congregazione.

Finito il servizio competente alla curia generale, fratello Gaudenzio è passato ad aiutare l’Accademia Alfonsiana, l’Istituto Superiore di Teologia Morale, che egli aveva visto nascere il 9.02.1949.
Nel 1968 lo troviamo persino nella segreteria generale in Accademia, come assistente del primo Segretario generale, P. Andreas Sampers (in ufficio negli anni 1957-1969).

È diventato perciò un “simbolo” quasi insostituibile conducendo per anni la libreria interna, a servizio dei docenti e degli studenti con le pubblicazioni sempre aggiornate in re morali.
Con questo fedele servizio, molto apprezzato da tutti, ha contribuito a formare – in modo tutto suo – la coscienza di quasi 5 mila dei nostri alunni nel corso degli anni. Per decenni, chi visitava l’Accademia quale ex-Alunno, ricordava con grande nostalgia e visibile commozione la sua memorabile figura e soprattutto la fiducia che il Fratello accordava agli studenti, lasciando i libri completamente incustoditi, perché convinto della loro lealtà morale e provocandola così a diventare fattiva “verbo et opere”.

Ma è nella chiesa di Sant’Alfonso e del Perpetuo Soccorso di Maria che fratello Gaudenzio si è guadagnato il titolo di “Padre Gaudenzio”. Per lungo tempo non si poteva dimenticare il tono della sua voce fedele e soave, con la quale – fino alla sua partenza da Roma – recitava il santo rosario con il popolo, prima della messa serale. Se esiste e prospera ancora il Coro Sant’Alfonso, lo si deve proprio a questo instancabile Fratello, il quale contribuì alla sua nascita molti anni fa…

Alla fine è rimasto praticamente solo lui a portare quotidianamente l’abito redentorista, nella chiesa e in altri ambienti. Così i fedeli con facilità lo riconoscevano quale testimone sempre fedele di un mondo di valori che non passano mai, perché radicati nel vangelo, e molti proprio a lui – più facilmente – aprivano il loro cuore…
Soprattutto i giovani! I confratelli più longevi ricordano ancora la sua straordinaria ed instancabile capacità di coinvolgere i giovanissimi sia nel servizio dell’altare sia nel sano esercizio dello sport. Sono diventate leggendarie le due squadre di calcetto che aveva fondato e seguito con amore e cura.

Una volta partito, non mancava di inviare dei bigliettini con affettuosi saluti, pieni di memoria e di nostalgia. Così possiamo essere certi che anche dal Cielo, fratel Gaudenzio continua a sostenere la sua amata comunità e l’opera che ha servito per lunghissimi anni con zelo e gioia.

Grazie, fratel Gaudenzio! Arrivederci!
P. Andrzej S. Wodka, C.SS.R.

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