De Paola Francesco Antonio redentorista

P. Francesco Antonio De Paola (1737-1814). – Italia.

P. Francesco Antonio De Paola (1737-1814)

Nacque a  Ruvo del Monte il 2 ottobre. 1737. Era cugino ai due fratelli Blasucci.

Fin dalla sua prima gioventù concepì il desiderio di ritirarsi nella nostra Congregazione. Superate le opposizioni della famiglia, fu vestito dell’ abito della Congregazione il 21 giugno 1755, e dopo un anno fece la sua professione nelle mani del suo Maestro, il P. Antonio Tannoia in Deliceto.

Compiuto il corso degli studi, pieno come era di talento e di zelo, fu tosto impiegato nella sacre Missioni. Quanto lo stimasse S. Alfonso, si può congetturare da questo: nell’ anno 1765 fra i vari soggetti proposti al Santo per la carica di Maestro dei Novizi, egli giudicò il De Paola, come uno dei più abili, (Lettere Vol. 1° pag. 569 ); e nell’ anno 1767 lo mandò come rettore a S. Angelo a Cupolo.

Per raccontare tutti gli apostolici lavori di questo indefesso Missionario ci vorrebbe un intero volume. Però la sua vocazione speciale fu di dilatare la Congregazione fuori dei confini del Regno di Napoli. Nel 1773 fece la Fondazione della Casa di Scifelli, e tre anni dopo quella di Frosinone.

Nel 1780, avendo il Governo Napoletano sostituito la Regola, approvata da Benedetto XIV, con un nuovo Regolamento, che distruggeva poco meno l’ essenza del nostro Istituto, la S. Sede separò dalle Case di Napoli, le quattro esistenti nello Stato Pontificio, cioè S. Angelo a Cupolo, Scifelli, Benevento e Frosinone, e destinò De Paola qual Presidente di dette Case, come delle altre quattro Case aperte poco dopo in Gubbio, Spello, Roma e Cisterna.

Ma l’ opera sua, la più importante, fu l’ammissione nella nostra Congregazione, di S. Clemente Maria Hofbauer, insigne Propagatore dell’Istituto.

Nel 1792, cessando il Governo Napoletano di occuparsi delle nostre Regole, il P. De Paola, nel Capitolo Generale tenuto a Pagni, rinunziò alla sua carica di Presidente o Rettore Maggiore, e venne eletto Superiore Generale e Rettore Maggiore il P. Pietro Paolo Blasucci.

Da quell’ anno P. De Paola dimorò quasi di continuo a Frosinone, e con le sue buone maniere rese non lievi servizi a quella città nel tempo dell’invasione francese.    (Lett. II- 227 –  Berth. 627 a 1177).

Gli ultimi anni del P. De Paola furono amareggiati da grandissimi travagli. Il 6 febbraio 1808 venne espulso dalla Congregazione, per gravi mancanze di povertà e di ubbidienza, ma gli fu lasciata la cella che occupava, e gli fu dato un fratello laico per servirlo.

Il De Paola ebbe una divozione speciale verso la SS. Vergine, in cui onore scrisse un erudito libro, intitolato «Grandezze di Maria».

Morì a 77 anni in Frosinone l’ 8 novembre 1814 e fu sepolto in chiesa davanti l’ Altare Maggiore.

__________________________

Profilo tratto da
Biografie manoscritte del P. S. Schiavone
– vol.1 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
__________________________

P. Francesco Antonio De Paola, redentorista di grandi meriti, ma anche di gravi difetti. Protagonista della scissione dell’Istituto a causa del Regolamento e audace propagatore dello stesso istituto negli Stati Pontifici. Una figura controversa, e, tutto sommato: grande.
P. Francesco Antonio De Paola, redentorista di grandi meriti, ma anche di gravi difetti. Protagonista della scissione dell’Istituto a causa del Regolamento e audace propagatore dello stesso istituto negli Stati Pontifici. Una figura controversa, e, tutto sommato: grande.

__________

Vai alla pagina delle Biografie di Redentoristi