De Robertis Celestino redentorista

( ◊ in Italia) – P. Celestino  De Robertis (1719-1807) (+ in Italia)

   P. Celestino De Robertis. Caposele, 1807.

Nato il 19 maggio 1719, questo giovane apparteneva ad una famiglia italiana distinta tanto per la sua pietà quanto per nobiltà e ricchezza.

Suo padre, dottore in diritto, aveva scelto per lui lo studio delle lettere. Il giovane De Robertis ben presto si diplomò come dottore in utroque jure, anche se aspirava più a ben lotte che a quelle del foro.

Un ritiro che fece in Ciorani decise la sua vocazione. Trattenuto dai suoi familiari dovette ritardare l’entrata al noviziato. Lo stesso Alfonso gli scrisse: “Che importa far dispiacere tutti i parenti del mondo, se così piace a Dio e si mette l’anima in sicurezza”.

Entrato nel noviziato un anno più tardi, De Robertis divenne un membro tra i più distinti nella Congregazione. La sua confidenza verso la Vergine Maria era così grande che gli bastava avere nella mani una sua immagine per ottenere le grazie più grandi per sé e per gli altri. Quando desiderava un favore andava a dirle “O Maria, fatemi questo piacere”. Questo buon religioso passava in preghiera la maggior parte della giornata.

Morì in odore di santità a Caposele. – “Vita vestra abscondita est cum Christo in Deo” Col.3,3.
Professione: 9 luglio 1746.
Orinazione sacerdotale: [28 luglio 1748.]

P. Celestino De Robertis (1719-1807). Divenne un membro tra i più distinti nella Congregazione. Fu incoraggiato da S. Alfonso a superare gli ostacoli alla sua vocazione: “Che importa far dispiacere tutti i parenti del mondo, se così piace a Dio” (tela a Palermo Uditore).

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