Di Marino Tommaso redentorista

P. Tommaso Di Marino (1869-1939) – Italia.

Il 19 marzo 1939, volava al cielo, nella nostra casa di Pagani, il P. Tommaso Di Marino. Era nato il 9 settembre 1869, a Cava dei Tirreni, da pii ed agiati genitori.
Giovane, ricco, quando il fascino della vita poteva realmente allettarlo, quando per le leggi eversive i religiosi si tolleravano appena, dà una solenne rinunzia a tutte le seducenti speranze del mondo, e vola al nostro Noviziato in Marianella per ascriversi alla famiglia di S. Alfonso M. de Liguori. Ivi con gran fervore si preparò e si formò a quella soda pietà e virtù religiose che dovevano accompagnarlo fino alla tomba.
Emise i voti religiosi il 20 settembre 1891.

Al 21 dicembre 1895, in Roma, festa di S. Tommaso, di cui portava il nome e voleva imitarne l’apostolato, giubilante ascese l’altare per la prima volta. Assistevano pure due sorelle consacrate al Signore tra le Suore di Carità, e il babbo, cristiano vero, che rinnovava l’offerta fattane a S. Alfonso.
Presto fu impiegato nelle Missioni. Dotato di una voce commovente e robusta, riusciva particolarmente efficace nella predica grande secondo il metodo di S. Alfonso.
Sempre modesto, pacifico, umile. Varie volte fu Rettore: a Ciorani, a S. Angelo a Cupolo, ad Avellino. In molte opere di gloria di Dio e di beneficenza, profuse con generosità del suo patrimonio.

Ogni anno prendeva parte a più Missioni. Ma durante la Quaresima del 1936, ritiratosi da un Corso di esercizi predicato a Solofra, fu colpito da gravissimo male, cui si aggiunsero gravi complicazioni cardiache. Mercé le cure prodigategli non soccombette e si riebbe alquanto, ma restava interdetta la sua lunga carriera missionaria . Lo si vi de maggiormente dedito alla preghiera e convinto di prepararsi al gran passaggio.

Aggravatosi improvvisamente, presentì la fine imminente e, il 17 marzo 1939, con una serenità invidiabile e profondi sentimenti di pietà, ricevette gli ultimi sacramenti. Rimase nell’intima unione con Dio per altri due giorni, tra una continua recita di giaculatorie e preghiere, finché nel mattino della festa di S. Giuseppe entrò in una dolce agonia.

Dopo appena un’ora emetteva l’ultimo respiro nelle braccia del Santo Patriarca da lui continuamente invocato, accolto dal Nostro Santo Padre Alfonso e dai suoi Figli che gli fanno gloriosa corona in Cielo.

S. ALFONSO, anno 1939, pag. 71.

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Profilo tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985

P. Tommaso Di Marino, nativo di Cava dei Tirreni, fu missionario ardente. Dotato di una voce commovente e robusta, riusciva particolarmente efficace nella predica grande secondo il metodo di S. Alfonso.

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Alcune immagini del T. Tommaso Di Marino: divenne sacerdote nel 1895, spese le sue energie soprattutto nella predicazione, fino a quando non fu abbattuto da una grave malattia.
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