Dio e prossimo

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34.  Dio e prossimo.
Noi che siamo tanti, formiamo un corpo solo.

Il calice di benedizione
che benediciamo
non è forse una partecipazione
al tuo sangue, Cristo?
Il pane che spezziamo,
non è forse una partecipazione
al tuo corpo?

Poiché c’è un solo pane,
noi che siamo tanti,
siamo un corpo solo,
perché partecipiamo dello stesso pane.
E così è tua volontà che nessuno di noi
cerchi il proprio utile
ma quello altrui.

Sia, dunque, che mangio o bevo,
o qualsiasi altra cosa faccia,
possa imparare ad agire
sempre per la gloria di Dio,
senza dar motivo di scandalo
alla tua Chiesa.
Possa io sforzarmi di piacere a tutti,
in tutto quel che faccio:
senza cercare vantaggio personale,
ma quello di molti,
perché arrivino a salvarsi.

In breve, possa io essere
un imitatore di Paolo,
come lui lo è stato di te, Cristo.

(Prima Lettera ai Corinzi, cap. 10,16-33; 11,1)

Fa’, o Signore che in qualsiasi cosa facciamo, impariamo ad agire sempre per la gloria di Dio, senza dar motivo di scandalo alla tua Chiesa.

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Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
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