Dio gode del tuo bene.

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219. Dio gode del tuo bene.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

219. Dio gode del tuo bene.

♦ Fratello mio, quando ricevi una buona notizia o ti accade una cosa favorevole, non fare come certe persone infedeli e ingrate, che ricorrono a Dio in tempo di tribolazione, ma in tempo di prosperità si scordano di lui e l’abbandonano.
♦ Usa verso di lui la stessa fedeltà che avresti verso un amico che ti ama e gode del tuo bene. Va’ subito a comunicargli la tua gioia, a lodarlo e ringraziarlo, riconoscendo tutto come dono delle sue mani, e rallegrati perché la tua gioia ti viene dal suo beneplacito. Perciò gioisci e consolati solamente in lui: Esulterò in Dio, mio salvatore; canterò al Signore, che mi ha beneficato (Ab 3,18; Sal 12,6).

Digli: “Gesù mio, ti benedico e sempre ti benedirò per le tante grazie che mi fai, mentre io meriterei non grazie ma castighi per le offese a te fatte”. Come la Sposa del Cantico, digli: Tutti i frutti, freschi e secchi, o mio diletto, li ho serbati per te (Ct 7,14 Vg): Signore, ti ringrazio. Conservo la memoria dei tuoi benefici passati e presenti, per darti onore e gloria in eterno”.

Però, se ami il tuo Dio, devi rallegrarti più per la sua felicità che per la tua. Chi ama molto un amico, certe volte gode del suo bene più che se fosse proprio. Pertanto consolati al pensiero che il tuo Dio è infinitamente beato e digli spesso: “Mio amato Signore, io godo della tua felicità più che di ogni mio bene, perché ti amo più di me stesso”.

(S. Alfonso,  Modo di conversare alla familiare con Dio, pp. 321-322)
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Comunica a Dio la tua gioia, lodalo e ringrazialo, riconoscendo tutto come dono delle sue mani, e rallegrati perché la tua gioia ti viene dal suo beneplacito. Perciò gioisci e consolati solamente in lui.