Novizio Gaetano Gaudioso (1741-1757) – Italia.
Novizio Gaetano Gaudioso (1741-1757)
Nel 1756 nel Noviziato sotto il Maestro P. Tannoia vi era un orfano di nome Gaetano Gaudioso, il quale avendo perduto il padre e la madre a sette anni, era stato educato da un suo zio, Canonico di Cava. Messo in Seminario a undici anni, vi visse come un santarello.
Ogni volta che vedeva un Missionario del SS. Redentore, chiedeva d’ essere ammesso nel Noviziato, ma gli veniva risposto che era ancor troppo giovane. Correva allora a Pagani e supplicava S. Alfonso di non lo far soffrire più a lungo.
Alla fine, vinto dalle lacrime di questo ammirabile adolescente, il S. Fondatore gli accordò l’abito il 20 luglio 1756.
Gaudioso non aveva che 15 anni, e, come in Seminario, egli meravigliò tutti colle sue virtù e con la sua serafica pietà; ma il Cielo invidiava alla terra quest’anima tutta celeste.
Il Novizio si ammalò nel mese di Ottobre, e furono vani tutti i mezzi che S. Alfonso mise in opera per guarirlo. Lo mandò a Ciorani, lo richiamò a Pagani poi nell’ Aprile 1757 gli permise di stare a Cava in casa dello zio, dove fu tosto colpito da apoplessia e perdé la parola.
Un Padre l’ assistette nella sua agonia, e nelle sue braccia pronunziò mentalmente i voti prima di morire, il 10 maggio 1757.
Quello che la lingua non poteva dire, lo esprimevano i suoi occhi pieni di lacrime, fissi sull’immagine di Gesù e di Maria con tale commozione, che si trasfondeva nel cuore di tutti gli astanti.
Il suo confessore rese testimonianza che Gaudioso non aveva mai perduta l’ innocenza battesimale.
Un prodigio compiutosi il giorno dei suoi funerali, segnalò la sua alta santità. Apprendendo la sua morte, S. Alfonso uscì in queste parole che possono servirgli anche d’elogio funebre: «Oh, quanto invidio questo giovane! egli era veramente un angelo ! Oh, beato Gaudioso!»
(Berthe, 634.
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Profilo tratto da
Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone – vol.1
Pagani, Archivio Provinciale Redentorista
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