GESÙ PAZZO D’AMORE PER NOI

24. GESÙ PAZZO D’AMORE PER NOI

San Paolo dice che i Gentili, sentendo parlare della crocifissione di Gesù per amore degli uomini, la stimavano una pazzia da non potersi credere: Noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani (1Cor 1,23).

Com’è possibile, dicevano essi, credere che un Dio onnipotente, che non ha bisogno di nessuno per essere felicissimo qual è, abbia voluto farsi uomo e morire in croce per salvare gli uomini? Sarebbe come credere in un Dio divenuto pazzo per amore degli uomini! E per questo rifiutavano di credere in lui.
Ma la grande opera della redenzione, che i pagani stimavano e chiamavano pazzia, noi sappiamo per fede che Gesù l’ha intrapresa e compiuta. Scrive san Lorenzo Giustiniani: “Abbiamo conosciuto il Sapiente impazzito per il troppo amore”: abbiamo visto la sapienza eterna, l’Unigenito di Dio, divenuto, per così dire, pazzo per l’amore eccessivo che por-ta all’uomo. Infatti “un Dio che muore per gli uomini non sembra altro che una pazzia d’amore”, aggiunge Ugo di san Caro.

Il beato Iacopone,  che nel secolo era un letterato e poi divenne francescano, sembrava diventato matto per l’amore verso Gesù Cristo. Un giorno gli apparve Gesù e gli disse: “Jacopone, perché fai queste pazzie?” “Le faccio, rispose, perché me le hai insegnate tu. Se io sono pazzo, tu sei stato più pazzo di me, per aver voluto morire per me”.

Anche santa Maria Maddalena de’ Pazzi nell’estasi esclamava: “O Dio d’amore, è troppo l’amore che porti alle creature!” Un giorno, stando di nuovo rapita e fuori di sé, prese un’immagine del Crocifisso e si mise a correre per il convento, gridando: “O amore! Mio Dio, non smetterò mai di chiamarti amore”. Poi, rivolta alle religiose, disse: “Care sorelle, Gesù non è altro che amore, anzi un pazzo d’amore! Gesù mio, io dico che sei pazzo d’amore, e sempre lo dirò”. E diceva che chiamando Gesù “amore”, avrebbe voluto essere udita da tutto il mondo, affinché da tutti fosse conosciuto e amato l’amore di Gesù. Certe volte si metteva a suonare la campana, perché avrebbe voluto che tutti gli uomini del mondo venissero ad amare il suo Gesù.

Mio dolce Redentore, permettimi di dirlo: questa tua sposa aveva ragione di chiamarti pazzo d’amore. Non è stata forse una pazzia l’aver voluto morire per me; morire per un verme ingrato quale sono io, di cui già vedevi le offese e i tradimenti che ti avrei fatti? Ma se tu, mio Dio, sei quasi impazzito per amor mio, perché io non impazzisco di amore per te? Dopo averti visto morto per me, come posso amare qualcosa al di fuori di te? Signore, mio sommo bene, amabile sopra ogni cosa, ti amo più di me stesso. Prometto di non amare da oggi in avanti altri che te e di pensare sempre all’amore che mi hai dimostrato morendo per me fra tante pene.
Verbo incarnato, la mia anima si è innamorata di te. Vorrei amarti tanto da non trovare altra gioia che quella di piacere a te, dolcissimo Signore. Tu brami l’amor mio: propongo di vivere solo per te e di fare quello che vuoi. Gesù mio, aiutami, fa’ ch’io ti compiaccia in tutto e sempre. – Maria, madre mia, prega Gesù di donarmi il suo amore: non desidero altro che amarlo in questa e nell’altra vita. (Amore delle Anime, II, 9-12).