Gilli Virginio redentorista

P. Virginio Gilli, C.Ss.R. 1871-1899 – Italia.

P. Virginio Gilli, C.Ss.R. 1871-1899.Click foto per ingrandire.

Il redentorista P. Virginio Gilli, 1871-1899 Italia, Provincia di Palermo. Nato nell’Umbria, ed era tra gli studenti della Provincia Romana nel 1896 (vedi foto): Gossi (+1898), Aniballi, Gaviglia, Gilli (+1899),Gasparini, Di, Tomaso (+1907), De Santis (+1918), Pasutto,Butturini, Pitoni,, Gargano, Dandolo (+1898), Vecchioni, Lafrate, Fiorini, Rassaldi, Giacopini, Vigna, Paoletti, Moretti, Messerotti, (+1902), Bertor. – Contrasse il morbo della tisi alla vigilia della sua ordinazione avvenuta nel 1897. Fu mandato in Sicilia nella speranza di guarirlo, ma invece vi morì santamente nel 1899 a 28 anni.

Dati ufficiali

  • Cognome = Gilli
  • Nome = Virginio
  • Nazionalità = Italia – (Provincia di Palermo)
  • Nato = 13-Set-1871
  • Morto = 24-Ott-1899
  • Professione = 01-Nov-1889
  • Sacerdote = 26-Lug-1896

P. Gilli Virginio nacque in Montecchio (Terni) il 13 giugno 1871 da genitori agiati ed ottimi cristiani.
Ancor giovanetto con l’innocenza d’un angelo volle consacrarsi al Signore nella Congregazione del SS. Redentore, e perciò lasciò il tutto e se ne volò in Pesina dove da poco si era aperto il giovenato per preparare i novelli missionari.
Io lo conobbi ancor nel nido pesinesco con i calzoni corti, vispo, allegro. Per ingegno non inferiore e scarso, ma abbastanza sveglio e perspicace.

Nell’anno 1888 in ottobre con altri sette giovani egli era nella casa di Bussolengo per il noviziato, in cui si portò come un angelo, di maniera che il 1° novembre 1889 si consacrava a Dio con i santi voti, maestro dei novizi fu il P. Giacomo Gasparini, padre di sperimentata virtù e socio il P. Guidoni.
Emessi i santi voti partì per Pesina per così attendere agli studi superiori. Ma poco vi dimorò, perché, crescendo il numero dei giovani la casa si rendeva angusta, fu mandato per poco tempo a Villa Caserta a Roma e poi, edificato lo studentato, passò a Cortona.
Qui contrasse il morbo della tisi alla vigilia della sua ordinazione, morbo che fu una vera epidemia distruttrice di ottimi giovani.

Per dargli la consolazione di essere sacerdote con altri presi dal medesimo male fu ordinato sacerdote nel 1897.
Stava a Roma quando fu mandato in Sicilia nella speranza di guarirlo, ma invece vi morì santamente. (Cfr. Addizza, Annales Provinciae Siculae, vol. III, 181-182).

Morì a Uditore il 23 ottobre.

Fonte
Russo Giuseppe
, C.Ss.R., Il grande contributo che ha dato la Provincia Romana per la rinascita della Congregazione in Sicilia dal 1887 al 1936, in Spicilegium Historicum 65 (2017) > p. 388

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