Golia Carmine redentorista

P. Carmine Golia (1872-1954) – Italia.

Il P. Carmine Golia nacque a Circello (BN), il 2 giugno 1872, da Nicola ed Angela Maria Maiorano. Ultimo di 9 figli.
Frequentò il corso elementare nelle scuole comunali; ma il corso ginnasiale lo praticò coll’arciprete Marcantonio Ferrara, che curava una piccola scuola di giovanetti, vestiti da chierichetti, che, al termine dell’anno scolastico, andavano per gli esami al seminario arcivescovile di Benevento.

Nel detto seminario iniziò il corso di filosofia, interrotto da un anno di servizio militare, che compì ad Aversa nell’arma «Cavalleria » ove raggiunse il grado di sergente. Riprese il corso di filosofia, ma nel seminario di Cerreto Sannita, di cui l’arcivescovo di Benevento, per la morte di mons. Scotti, era amministratore.
Il 19 dicembre 1896, nel duomo di Benevento, venne ordinato sacerdote dal card. Camillo Di Rende.

Nel 1900 si portarono per predicare al suo paese i Padri Luigi Petti e Giuseppe Zanchelli, e il loro comportamento edificante suscitò in lui la vocazione religiosa; e il 13 dicembre 1901, fra il compianto dei familiari e concittadini, lasciò il paese natio, ed entrò in noviziato a Ciorani. Era maestro il P. Gerardo Biscotti, rettore della casa il P. Tommaso Di Marino, e superiore provinciale il P. Emilio Jacovetti.
Il 20 luglio 1902, nella cappellina inferiore del noviziato, emise la sua Professione Religiosa. Come era uso in quei tempi, per coloro che erano ammessi già sacerdoti, il noviziato era ridotto a 6 mesi.

Appena professo, venne inviato alla casa di S. Andrea Jonio, ove la nascente comunità esigeva padri zelanti e volenterosi per l’opera delle sacre missioni. Per nove anni compì in Calabria un apostolato laborioso e fruttuoso, e il trasferimento in altre residenze gli costò sacrifizio.
La sua osservanza regolare, la esemplarità e serietà di vita, la sua carità fraterna spinsero il P. Generale e sua Consulta ad affidargli la cura di varie Comunità. Fu nominato Rettore per due trienni (1913-1919) a Materdomini. Con lui iniziarono i lavori di prolungamento del santuario, alla cui posta della prima pietra intervenne il superiore provinciale del tempo, il servo di Dio P. Antonio Losito.
In seguito fu eletto superiore, a ciascuna casa per un triennio, a Lettere, Marianella, Teano e Tropea. Soleva dire con viva trepidazione: « Non ho nessun rimorso: ma un pensiero mi preoccupa: sono stato tanti anni Superiore, e chi sa quale responsabilità porto innanzi a Dio. Ma io non volevo esserlo: mi ci hanno sempre costretto».

Nel 1939 fu assegnato al santuario di Pompei, ove compì l’ufficio di penitenziere con grande spirito di bontà, di zelo e di sacrificio, acquistandosi in particolare la fiducia di coscienza del compianto Prelato, il Patriarca Anastasio Rossi e del clero.
Dopo due anni di penosa e rassegnata malattia, confortata dalla santa Comunione quotidiana, è morto a Pompei, il 14 gennaio 1954, alle ore 17,30.

 P. Biagio Parlato

______________
Profilo tratto da Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino,
Pompei 1985

P. Carmine Golia, redentorista attento e fedele in ogni compito a cui è stato chiamato. Per nove anni compì in Calabria un apostolato laborioso e fruttuoso.

________________

Vai alla pagina delle Biografie di Redentoristi