Hortelano Alcázar Antonio

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P. Antonio Hortelano Alcázar, C.Ss.R. 1921-2009 – Spagna.

P. Antonio Hortelano Alcázar, C.Ss.R. 1921-2009.

Il redentorista P. Antonio Hortelano Alcázar, 1921-2009, Spagna, Provincia di Madrid, professore eccellente, intraprendente e sintetico; pioniere e un grande evangelizzatore. Professore all’Accademia Alfonsiana di Roma. Fu il primo superiore provinciale della Spagna eletto dai confratelli. Morì a 88 anni. 

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Dati Ufficiali

  • Cognome = Hortelano Alcázar
  • Nome = Antonio
  • Nazionalità = Spagna – (Provincia di Madrid)
  • Nato = 21-Ago-1921
  • Morto = 15-Ott-2009 (nella bio è 16 ottobre)
  • Professione = 24-Ago-1939
  • Sacerdote = 04-Feb-1945

Antonio Hortelano Alcázar
da Redacción Periodista Digital, 17 de octubre de 2009

 

Antonio Hortelano nacque a Irún (Guipúzcoa) il 21 agosto 1921. La sua famiglia si trasferì a Madrid quando aveva 7 anni, perché suo padre potesse ricevere cure per la leucemia di cui soffriva. Resterà orfano nel 1931.
Gli piaceva narrare le molte e peculiari storie dell’era repubblicana, come il suo incontro con Fernando Fernán Gómez nell’istituto, o la celebrazione delle messe clandestine nella sua casa di famiglia , dopo la chiusura delle chiese. Sua madre, Doña Emilia, nascose in questo momento diversi religiosi redentoristi nella sua casa. Non a caso erano vicini della comunità redentorista del Perpetuo Socorso, situata in Via Manuel Silvela.

Nell’estate del 1935 entrò nel Giovenato Redentorista (Seminario minore) di El Espino (Burgos). Il 24 agosto 1939, dopo un anno di noviziato, professò come missionario redentorista a Nava del Rey (Valladolid). Completò i suoi studi filosofici e teologici presso il Seminario Maggiore Redentorista di Astorga (León), una città bimillenaria dove fu ordinato sacerdote nel 1945. Lì iniziò la sua carriera di insegnante come professore di teologia dogmatica.

A partire dal 1947 venne mandato per approfondire gli studi. Conseguì il dottorato in Teologia presso l’Università Gregoriana di Roma e studiò Psicologia ed Economia a Lovanio e Parigi. Trascorse anche una stagione in Belgio.
Queste esperienze di studio gli facilitarono la padronanza in diverse lingue e la conoscenza di varie nazioni europee. Nella mente del giovane padre Antonio si forgiò una visione di cristianesimo moderno, agile e pragmatico, che dimostrerà in tutte le sue iniziative pastorali.

Tra i Redentoristi si distinse come un professore eccellente, intraprendente e sintetico. Nel 1958 divenne professore all’Accademia Alfonsiana di Roma, dedicandosi alle indagini sulle questioni morali e collaborando con i centri universitari di America. È il periodo più fertile della sua vita a livello letterario, anche se non ha smesso di scrivere libri fino all’ultimo momento della sua vita. Inoltre, ebbe l’opportunità di incontrare persone di grande importanza nella Chiesa del Concilio Vaticano II.

Padre Hortelano fu un pioniere in molti aspetti della sua vita . Ad esempio, nel 1969 divenne il primo superiore provinciale della Spagna eletto democraticamente. Lasciò Roma per occuparsi dei redentoristi spagnoli in un periodo di transizione e di cambiamenti difficili nella Chiesa. Nel 1971 inaugurò a Madrid l’Istituto superiore di scienze morali, dove lui stesso insegnerà per molti anni.
Ma forse la sua iniziativa più interessante è stata la creazione delle EAS, Comunità Cristiane Impegnate , che sorsero a Parigi nel 1959, da un gruppo di studiosi provenienti da diversi paesi. L’EAS riunivano laici, coppie sposate e giovani preoccupati della loro maturità di credenti, con un forte impegno sociale.
Vi erano diversi modelli: comunità nazionali, che si incontravano nelle case ogni settimana, comunità geografiche i cui membri vivevano in un complesso residenziale, e geografiche del lavoro e dei beni, dove tutto era condiviso, come il kibbutz cristiano Eas, che il P Hortelano fondò a Querétaro (Messico) per la promozione delle famiglie contadine. Dopo la creazione del kibbutz, padre Hortelano risiedeva per alcuni mesi in Messico e negli altri a Madrid.

La creatività era una delle sue migliori qualità, ma soprattutto si distinse per avere un modo affascinante di raccontare le cose. Ha messo le sue qualità al servizio dell’evangelizzazione come predicatore e scrittore. La sua produzione letteraria supera i 50 libri, tra cui spiccano Problemas actuales de moral (1981) y Teología de Bolsillo (1991). Scrisse inoltre più di cinquanta articoli su riviste specializzate e diresse la rivista Moralia (1953-1958) e Pentecoste (1963-1966).

La sua casa a Madrid era la comunità redentorista di Via Felix Boix, 13. Ad essa ritornava dal Messico, ogni anno, per trascorrere una stagione. Ma l’ultima volta il soggiorno divenne definitivo. Gli fu diagnosticato un cancro ai polmoni, che affrontò in pienezza sin dall’inizio. Diede testimonianza della sua fede nella risurrezione e volle trasmettere la speranza accettando di registrare le sue parole in un video per i malati terminali.

Nella Cronaca di El Mundo dello scorso 2 agosto,fece un breve percorso con i suoi ricordi sulla guerra fredda e le sue impressioni sulla Chiesa.
La mattina del 16 ottobre, festa liturgica di un altro Redentorista, San Gerardo Maiella, il suo cuore smise di battere.
Riposa in pace.

Laureano Del Otero Sevillano C.SS.R.
Missionario Redentorista
Direttore dell’Istituto superiore di scienze morali (Madrid).

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