IL FINE ULTIMO E’ IMPORTANTE

3. IL FINE ULTIMO E’ IMPORTANTE

Considera, uomo, quanto sia importante conseguire il tuo fine. E’ della massima importanza perché, se lo raggiungi e ti salvi, sarai beato per sempre e godrai in anima e corpo ogni bene. Ma se lo fallisci, perderai anima e corpo, paradiso e Dio; sarai eternamente misero e dannato per sempre. Questo è l’affare più importante, il solo necessario: servire Dio e ottenere la salvezza eterna.

Perciò, cristiano mio, non dire più: “Ora voglio divertirmi, poi mi darò a Dio, e spero di salvarmi”. Questa falsa speranza, quanti ne ha mandati all’inferno! Anch’essi dicevano così, ma ora sono dannati e non c’è più rimedio per essi! Nessun dannato voleva dannarsi apposta. Dio maledice chi pecca in vista del perdono.

Tu dici: “Voglio fare questo peccato, poi me ne confesso”. Ma chi ti dice che ne avrai il tempo? Chi ti assicura che non morirai subito dopo il peccato? Ora perdi la grazia di Dio; e se poi non la troverai più? Dio usa misericordia verso chi lo teme, non verso chi lo disprezza: La sua misericordia si stende su quelli che lo temono (Lc 1,50). Perciò non dire più: “Come mi confesso di due peccati, mi confesso di tre”; perché Dio potrebbe perdonarti due peccati, non tre. No, perché Dio ti perdonerà due peccati, non tre. Dio sopporta, ma non sopporta sempre. Quando la misura è piena, Dio non perdona più, o castiga con la morte, o con l’abbandono del peccatore. E così, di peccato in peccato, egli se ne andrà all’inferno, castigo peggiore della morte.

Attento, fratello, a quanto stai leggendo. Smettila e datti a Dio. Questo potrebbe essere l’ultimo avviso che Dio ti manda. L’hai già offeso abbastanza ed egli ti ha già sopportato abbastanza. Trema nel timore che, al prossimo peccato mortale che farai, Dio non ti perdonerà più. Guarda che si tratta dell’anima, si tratta dell’eternità. Questo grande pensiero dell’eternità, quanti ne ha tolti dal mondo e li ha mandati a vivere nei chiostri, nei deserti e nelle grotte!

Povero me! Che mi resta di tanti peccati commessi? Il cuore afflitto, l’anima aggravata, l’inferno acquistato, Dio perduto.

Dio mio e Padre mio, legami al tuo amore. (da Massime Eterne, II, 1)