Il Santissimo Redentore

Riflessioni per la Novena
Il Santissimo Redentore

(breve riflessione teologica
tratta dal Messale proprio redentorista)

Cristo è autore della salvezza, operata nel mistero della redenzione. Questo mistero viene nella solennità propria della terza domenica di luglio celebrato non in quanto fatto storico – come nel triduo pasquale – ma nella sua intima natura, significato, universalità, nonché nelle sue cause metastoriche, cioè l’amore del Padre che dona al Figlio e l’amore del Figlio che offre se stesso per noi.

“Il Redentore del mondo! In lui si è rivelata in modo nuovo e più mirabile la fondamentale verità sulla creazione, che il Libro della Genesi attesta quando ripete più volte: «Dio vide che era cosa buona». Il bene ha la sua sorgente nella Sapienza e nell’Amore. In Gesù Cristo il mondo visibile, creato da Dio per l’uomo   quel mondo che, essendovi entrato il peccato, «è stato sottomesso alla caducità»   riacquista nuovamente il vincolo originario con la stessa sorgente divina della Sapienza e dell’Amore. Infatti, «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito». Come nell’uomo Adamo questo vincolo è stato infranto, così nell’uomo Cristo esso è stato di nuovo riallacciato.
Il Concilio Vaticano II, nella sua penetrante analisi «del mondo contemporaneo», perveniva a quel punto che è il più importante del mondo visibile, l’uomo, scendendo   come Cristo   nel pro¬fondo delle coscienze umane, toccando il mistero interiore del¬l’uomo, che nel linguaggio biblico (ed anche non biblico) si espri¬me, con la parola «cuore». Cristo, Redentore del mondo, è Colui che è penetrato, in modo unico e irrepetibile, nel mistero  dell’uomo ed è entrato nel suo «cuore».

Giustamente, quindi, il Concilio Vaticano II insegna: «In realtà, solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo. Adamo, infatti, il primo uomo, era figura di quello futuro (Rm 5, 14), e cioè di Cristo Signore. Cristo, che è il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suo Amore, svela anche pienamente l’uomo all’uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione».
E poi ancora: «Egli è  l’immagine dell’invisibile Iddio (Col 1, 15). Egli è l’uomo perfetto, che ha restituito ai figli di Adamo la somiglianza con Dio, già resa deforme fin dal primo peccato. Poiché in Lui la natura umana è stata assunta, senza per questo venire annientata, per ciò stesso essa è stata anche a nostro beneficio innalzata a una dignità sublime.

Con la sua incarnazione, infatti, il Figlio stesso di Dio si è unito in un certo modo ad ogni uomo. Ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato  con mente d’uomo, ha agito con volontà d’uomo, ha amato con cuore d’uomo. Nascendo da Maria Vergine, Egli si è fatto vera¬mente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato».
Egli, il Redentore dell’uomo!” (Redemptor hominis, 8).

  • V) Ci hai riscattati, Signore, per Dio con il tuo sangue da ogni tribù, lingua, popolo e nazione
  • R) e ci hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti. (Ap 5, 9-10)

Preghiera

O Dio, che hai costituito il tuo Unigenito Redentore del mondo, e per mezzo di lui, sconfitta la morte, ci hai misericordiosamente rigenerati alla vita, fa’ che ricordando questi benefici, siamo sempre uniti a te nell’amore e godiamo eternamente i frutti della tua redenzione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

La redenzione è abbondante per tutti! Il celebre Cristo Redentore di Rio de Janeiro estende il suo abbraccio a tutta l'umanità.

Canto “Copiosa apud eum” di Salvatore Brugnano Scarica mp3
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