Jestershein Karl redentorista

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P. Karl Jestershein, C.Ss.R. 1765 -1844 – Silessia.

P. Karl Jestershein, C.Ss.R. 1765 -1844 – Silessia.

Nessuna immagine disponibile del redentorista P. Karl Jestershein, 1765 -1844, Silessia, Vicariato Generale Transalpino. Una figura importante. Fu uno dei responsabili della Comunità di San Bennone, confratello e collaboratore di San Clemente. Era il predicatore in tedesco e il procuratore delle prime comunità in Polonia. Deportato insieme agli altri, dovette ritornare in famiglia e di là lavorare per il recupero e dei confratelli dispersi e dei beni alienati. Morì a 79 anni.

Dati ufficiali.

  • Cognome = Jestershein
  • Nome = Karl (Carolus)
  • Nazionalità = Silessia – (Vicariato Generale Transalpino)
  • Nato = 1765
  • Morto = 24-Giu-1844
  • Professione = 1789
  • Sacerdote = 27-Feb-1791

Padre Karl Jestershein nacque nel 1765 a Gera, in Sassonia.
Fece la sua professione religiosa nel 1789 e fu ordinato sacerdote il 27 novembre 1791.
Ha esercitato il ministero nella comunità di San Bennone come predicatore tedesco, procuratore del seminario teologico a Varsavia, rettore della Casa di San Bennone.
Deportato a Kostrzyn, tornò in Polonia e per molti anni, a nome della Congregazione, tentò con le autorità di recuperare le proprietà del monastero soppresso.
Fu ispettore delle scuole del Siedlce Poviat, capo del comune Pruszyn e commissario del Seminario principale di Varsavia.
Morì il 24 giugno 1844 a Kozłówka all’età di 79 anni.

Alto Profilo
Merita grande attenzione Padre Karol Jestershein, nato a Gera in Sassonia, probabilmente nel 1765, ultimo rettore del convento di San Bennone negli anni 1807-1808.
Prima di entrare nella congregazione aveva studiato architettura all’Università di Breslavia e probabilmente anche musica, entrò nella Congregazione nel 1788, emise la professione nel 1789 e fu ordinato sacerdote il 27 febbraio 1791.
Per lunghi anni fu economo nel convento di San Bennone, dirigendo inoltre il coro e l’orchestra.
Dopo aver ricevuto la libertà a Kostrzyn si recò in Sassonia, cercando aiuti presso la corte del suo monarca, il re Fryderyk August e principe del Ducato di Varsavia. La sua intenzione era quella di riabilitare i redentoristi bennoniti dalle diffamazioni delle autorità e della stampa e riacquistare le loro proprietà.
A questo scopo scrisse una lettera al maresciallo Davout, un memoriale speciale, fino a oggi non ritrovato.
Inoltre, probabilmente con il consenso del principe di Varsavia Fryderyk August, riuscì a raggiungere a Varsavia Jan Łuszczewski, ministro degli interni, per cercare di salvare le proprietà della Congregazione.
Infine si insediò non nella Sassonia o nella Slesia, dove si trovavano i possedimenti della sua famiglia, ma nella così detta Galizia Occidentale, a Pruszyn (settembre 1808), che in quel periodo si trovava ancora sotto la dominazione austriaca.
In seguito alla sconfitta dell’Austria nella campagna bellica del 1809, Pruszyn si trovò ai confini del Ducato di Varsavia. A Pruszyn diresse la costruzione della chiesa da lui precedentemente progettata, svolgendo varie funzioni sociali ed educative.
Col tempo, ufficialmente autorizzato da Clemente Hofbauer (1811), riacquistò praticamente tutto il patrimonio dei redentoristi-bennoniti (1816).
Negli anni seguenti si insediò a Varsavia, dove per un certo periodo svolse le funzioni di tesoriere della Confraternita di San Bennone e dal 1825 fino al 1827 fu provveditore del Seminario Principale presso l’Università di Varsavia.
Verso la fine della sua vita si trasferì a Kozłówka presso Lublino dove amministrò la tenuta di Magdalena Lubomirska, benefattrice della congregazione e dove morì il 24 giugno 1844[20].

(Marian Brudzisz, CSSR in Spicilegium Historicum C.Ss.R., 49 (2001) 29-56).

Alto Profilo da A Dictionary of the Redemptorists di S. Boland C.Ss.R.

Vedi defunti polacchi in giugno di A. Wodka, riportato al 24 giugno.

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