Laudisio Nicola redentorista

Mons. Nicola Laudisio (1779-1862) – Italia.

Mons. Nicola Laudisio (1779-1862)

Nacque in Sarno [il 22 marzo 1779].

Era Vescovo di Bovino quando il 1° agosto 1813, Dom. IX di Pentecoste, ordinò Accolito Domenico De Francesco nel nostro Collegio di Ciorani. [Questo dato non risulta nel database della Gerarchi Ecclesiastica]

Nel 1819 fu traslocato da Bovino a Bova in Calabria, e nel 1824 da Bova a Policastro del Golfo, dove morì l’8 gennaio 1862 di anni 82.

Circa la Casa in Lauria Inferiore la storia è la seguente, come me l’ha scritta la Segretaria Suor Gabriele Figlia della Carità in detta Casa:

«La principessa Porsia di Sanseverino fece costruire due Conventi consimili nel 1400, uno a Rivello, l’altro a Lauria Inferiore, sito in Piazza Sanseverino.

«Vi furono collocati i Minori Osservanti (1400).
«I Francesi, capitanati da Massena, e comandati dal Generale Championnet, per andare a sconfiggere i Napoletani sollevati, dovettero passare per Lauria; ma prima si accamparono a parecchi Km. lontani dalla città per domandare semplicemente il transito, che fu loro negato non solamente, ma crudelmente impedito.
«I Francesi indispettiti misero la città a sacco e fuoco. Il primo ad essere incendiato fu il sopra nominato Convento che trovasi all’entrata del paese. Il Vescovo di Policastro, Mons. Ludovico, voleva che vi fosse mantenuto l’Ordine dei Minori, ma questi, rifugiatisi nel Convento di Rivello, poco s’interessarono. Il Convento mezzo distrutto rimase disabitato.
«Il successore di Ludovico, Mons. Nicola Laudisio C. SS. R., col suo proprio danaro comprò il Convento, caduto in potere di privati Ielardi, Gerardi e Reale, e, riattato alquanto il locale, in sulle prime voleva collocare le Monache Redentoriste di Vibonati, perché il loro Monastero era stato diroccato dal terremoto del 1857, ma questo desiderio andò fallito.
«Allora Mons. Laudisio pensò bene di collocarvi i suoi Confratelli, e ne vennero i due fratelli germani Padri Giordano e un Laico.
«I detti Padri non erano ancora installati, e mentre il Vescovo ne faceva le pratiche scoppiò la Rivoluzione (1860). I Padri dovettero andar via. In quel frattempo morì Mons. Laudisio senza testamento, e il Convento restò proprietà dei nipoti Laudisio.
«Il Convento che stava in pericolo di essere ridotto ad Albergo, Osteria e peggio, fu comprato dal Comm. Gaetano Viceconte dagli eredi Laudisio nel 1881, e vi installò le “Figlie della Carità” per aprire un convitto che tuttora esiste col nome: “Convitto Immacolata Concezione”.

Mons. Laudisio ebbe l’alto onore di essere Postulatore nella Definizione Dell’Immacolato Concepimento a Roma nel 1854.

Fu Barone dei Reali Ordini di Francesco I; confessore di S. Alfonso, Consigliere di S. M. il Re e Pari del Regno. Eresse ai Carresi in Sarno nel 1859 la chiesetta di S. Alfonso attigua alla sua casa.

__________________________

Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
__________________________

Mons. Nicola Laudisio (1779-1862), redentorista nativo di Sarno, fu Vescovo di Bova in Calabria e di Policastro Bussentino, in Campania.
Mons. Nicola Laudisio (1779-1862), redentorista nativo di Sarno, fu Vescovo di Bova in Calabria e di Policastro Bussentino, in Campania.

Altro Profilo

_____________

Vai alla pagina delle Biografie di Redentoristi