Maggio 9 Povertà

9 maggio
Il quarto ed ultimo grado della povertà  importa che la religiosa non solo si contenti delle cose povere, ma che si elegga tra quelle le più povere, la cella più povera, il letto più povero, la veste più povera, il cibo più povero.
(S. Alfonso in La Monaca Santa, cap. IX, parag. 2, 11 – Marietti 1929).

  • Il Ven. P. Vito Michele Di Netta non usò mai talare nuova, né calze nuove, ma si servì sempre di robe lasciate dai compagni. Una volta ebbe fatto un cappotto nuovo, ed egli lo scambiò con quello vecchio di un Fratello Laico. Lo stesso fece un’altra volta con una talare, dicendo lepidamente: «Queste fanno per me». Il suo vestito però sebbene rattoppato e vecchio, pure era sempre pulito, seguendo in ciò il consiglio del N.P.S. Alfonso: «Poveri, ma puliti».
    Non volle mai usare candeliere di ottone, come non usò mai portare addosso orologio, anche essendo Rettore. Per bastone si serviva di una rozza gruccia, a capo della quale aveva inciso un’immagine del Crocifisso; per bere usava un rozzo vaso di creta; per calamaio una chicchera di caffè rotta. Non prendeva che cibi i più dozzinali; nelle malattie, il più delle volte, si curava sorbendo un po’ dell’ acqua calda in cui era stata cotta la pasta.

Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.

Il Venerabile Di Netta (1787-1849) visse con grande spirito di povertà e sobrietà, che riusciva a trasmettere anche a chi gli stava vicino.

Dal Calendario storico C.Ss.R.

  • 9 maggio 1750 = La Sacra Congregazione del Concilio, approva le Costituzioni delle Monache Redentoriste di Scala.
  • 9 maggio 1917 = A Bertigny, in Svizzera, muore lo studente teologo Pedro Shen, primo redentorista cinese. Aveva 26 anni di età e 5 di professione.
Il monastero delle Monache Redentoriste di Scala oggi.

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