MARIA SOTTO LA CROCE DI GESÙ

Sabato Santo
7. MARIA SOTTO LA CROCE DI GESÙ

I. Stava presso la croce di Gesù sua madre (Gv 19,25). Questa regina dei martiri soffre una sorta di martirio, il più crudele che ci sia: quello di una madre che vede morire davanti a sé un figlio innocente, giustiziato sopra un patibolo infame.
Stava. Dal momento in cui Gesù fu catturato nell’orto degli Ulivi, i discepoli lo hanno abbandonato. Maria invece non lo abbandona, ma lo assiste fino a vederlo spirare davanti ai suoi occhi.
Stava presso. Quando i figli soffrono ed esse non possono aiutarli, le madri fuggono dalla loro vista. Preferirebbero soffrire esse stesse i dolori dei figli, piuttosto che vederli patire senza poterli soccorrere: non hanno la forza di sopportare questa pena. Maria, invece, vede il Figlio fra i tormenti, vede che i dolori gli stanno togliendo la vita, e tuttavia non fugge né si allontana, ma si accosta alla croce, dove il Figlio sta morendo.
Madre addolorata, lascia che mi unisca a te nell’assistere alla morte del tuo e mio Gesù.

II. Stava presso la croce. La croce è il letto sul quale Gesù lascia la vita: letto di dolore, sul quale l’afflitta Madre sta guardando Gesù, sanguinante per i flagelli e le spine. Maria osserva il povero Figlio, appeso a tre chiodi, che non trova una posizione di sollievo. Vorrebbe lenire le sue sofferenze, vorrebbe almeno farlo morire tra le sue braccia, ma nulla di tutto ciò le è permesso. “O croce, sospira, dammi il Figlio mio. Tu sei un patibolo per malfattori, ma il Figlio mio è innocente”. Ma l’affanno di Maria non trova risposta. E’ volontà dell’eterno Padre che la croce non gli restituisca Gesù, se non dopo che è morto.
Regina dei dolori, impetrami il dolore dei miei peccati.

III. Stava presso la croce sua madre. Anima mia, contempla Maria ai piedi della croce, mentre sta guardando il Figlio: Colui che era insieme suo Figlio e suo Dio; Colui che fin dall’eternità l’aveva scelta come sua madre e, nel suo amore, l’aveva preferita a tutti gli uomini e a tutti gli angeli; un Figlio così bello, così santo e così amabile; il Figlio che lei amava più di se stessa come figlio e come Dio. Questa madre vide il Figlio morire di dolore davanti ai suoi occhi.
O Maria, madre afflitta più di tutte le madri, compatisco il tuo cuore, specialmente quando vedesti il tuo Gesù abbandonarsi sulla croce, aprire la bocca e spirare. Per amore di questo Figlio morto per la mia salvezza, raccomandagli l’anima mia. E tu, Gesù mio, per i meriti dei dolori di Maria, abbi pietà di me e concedimi la grazia di morire per te, come tu sei morto per me.

da Via della Salute, Parte II.