Memoriale 1 marzo

1 marzo
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1793. Capitolo generale a Pagani

1793. Capitolo generale a Pagani

A questo capitolo generale del primo marzo partecipano 44 capitolari in rappresentanza di tutte le Case, sia dello Stato pontificio che del Regno di Napoli e della Sicilia.
Il Rev.mo Padre Francesco De Paola, che era stato nominato Superiore dello Stato Pontificio, dal papa Pio VI dopo la decaduta di S. Alfonso nel 1780, diede le dimissioni, riservandosi il titolo di ex-generale e altre prerogative, che gli permisero di agire in futuro come nel passato, quello che era concesso solo a lui.
Al terzo scrutinio il Padre Blasucci ottenne 30 voti, la maggioranza dei due terzi richiesti dalla Regola e fu proclamato Rettore Maggiore. Si faceva, così, l’unione sotto la stessa Regola e sotto lo stesso Superiore: la predizione di S. Alfonso era compiuta.
– La Congregazione contava allora 180 missionari distribuiti in 17 case: di cui 7 nel regno di Napoli, 7 negli Stati Pontifici e 2 in Sicilia.
P. Berthe, Vita di S. Alfonso, II, p. 627

Nel Capitolo Generale del 1793 si dimette il P. De Paola (a sinistra) e viene eletto il P. Blasucci (a destra): così avviene la riunificazione delle Case dell’Istituto che nel 1780 erano state divise in due rami dal Papa a seguito del Regolamento regio accettato da S. Alfonso.

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1894 – Elezione del Rev.mo P. Mathias Raus, Rettore Maggiore, ordinata dal Capitolo generale del 25 febbraio dello stesso anno.

Il Rev.mo P. Mathias Raus nacque il 9 agosto 1829, professò il 1° novembre 1853, fu ordinato sacerdote l’8 agosto 1858 e morì il 9 maggio 1917.

P. Mathias Raus, Rettore Maggiore dal 1894 al 1909, quando si dimise e si ritirò a Bischenberg dove morì nel 1917. Era nato nel 1829.

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1899. Inizio della Vice provincia del Congo. (Provincia Belga)

Nel 1899, il Re Leopoldo offriva ai Redentoristi belgi l’evangelizzazione del Congo. Li spinsero ad abbracciare questa opera redentrice sia il patriottismo che lo zelo sacerdotale. Il 6 febbraio 1899, un primo manipolo di redentoristi  si incamminò verso il Congo, guidato dai Padri Paquay, Goedleven e Fr. Gabriel.
In principio, si occuparono dei cristiani senegalesi e degli operai congolesi della ferrovia in costruzione. In seguito la loro attività apostolica prese una nuova forma: penetrarono decisamente nell’interno dei paesi montuosi dei Bakongos, ancora inesplorati dai missionari.
Nel 1911 questa missione fu eretta in prefettura apostolica. Il primo titolare fu Mons. Joseph Heintz. La prefettura contava, nel 1921, 13.000 cristiani e 7.000 catecumeni.
Queste conquiste furono pagate caramente. Alcuni religiosi morirono per i rigori del clima, particolarmente micidiale in quelle regioni; ma a quanti poveri negri hanno aperto le porte dei cieli?
La prima casa fu fondata a Matadi il 1° marzo 1899.
P. De Meulemeester. Les missions étrangères.

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IN MEMORIAM

Mons. Celestino Maria Cocle
Nato nel 1783, a S. Giovanni Rotondo (Italia) il P. Cocle, dopo i brillanti studi teologici, si distinse come missionario nell’evangelizzare numerose città del Regno. Esercitò successivamente l’incarico di professore, di Rettore a Nocera dei Pagani e di Consultore generale.
Fu eletto Rettore Maggiore nel Capitolo del 1824, come successore del Rev.mo Nicola Mansione. I suoi discorsi, le sue circolari, i suoi atti diedero impulso efficace, in seno all’Istituto, allo spirito e alle opere di S. Alfonso.
Lo zelo per l’osservanza regolare, lo slancio che seppe imprimere agli studi, l’attenzione con cui seppe conservare il carattere proprio alle missioni, lo consegneranno per lungo tempo alla riconoscenza dell’Istituto.

– Nel 1831 il Rev.mo P. Cocle rinunciò alla carica di Rettore Maggiore e fu nominato confessore alla corte di Napoli, e consacrato vescovo di Patrasso, in partibus, su istanza del re Ferdinando II e per ordine formale del Papa Gregorio XVI. Consigliere personale del re, ebbe l’onore di meritare l’odio dei settari, che lo perseguitarono con accanimento e lo obbligarono nel 1847 a lasciare Napoli e rifugiarsi nell’isola di Malta.

Crétineau-Joly [Jacques Augustine Marie Crétineau-Joly (1803–1875) giornalista e storico francese] ha fatto pesare sulla sua memoria l’ingiuriosa congettura, «di aver sempre preso a cuore ciò che riguardava le società segrete». Come si è potuto diffondere questa assurda accusa? Si spiega dal rifiuto opposto da Mons. Cocle alla richiesta di documenti riguardanti la famiglia reale. E come le società segrete lo avrebbero ricompensato? con l’esilio e con minacce di morte se egli l’avesse favorite.
Il Padre Cocle morì a Napoli nel convento dei Redentoristi nel 1857, dopo aver lavorato attivamente alla canonizzazione di S. Alfonso; ebbe così l’onore di fare includere S. Alfonso nel grado di Patrono della città di Napoli. – «Laudemus viros gloriosos et parentes nostros in generatione sua». Eccli. 44,1.
P. Dumortier. Vie de Tannoia, p.162.
Profession: 21 novembre 1800.
Rettore Maggiore: 4 giugno 1824.

Nato nel 1783 il P. Celestino Cocle fu ardente missionario, Rettore Maggiore (1824-1831), Confessore della Casa reale di Napoli e Arcivescovo di Patrasso: la sua notevole  influenza a corte gli procurò molte inimicizie. Morì a Napoli nel convento dei Redentoristi nel 1857.

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
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