Memoriale 10 aprile

10 aprile
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1783. Approvazione della Congregazione nel Regno di Napoli.

1783. Approvazione della Congregazione nel Regno di Napoli.

Dopo aver approvato la Regola falsata dal P. Majone, il Re Ferdinando, meglio informato, dava, in questo 10 aprile, alla Congregazione un’esistenza legale e sostituiva con i giuramenti i voti religiosi. Anche il Papa, meglio informato, aveva reso le facoltà spirituali a S. Alfonso ed ai suoi missionari. Il diritto all’esistenza per la quale S. Alfonso aveva spesso combattuto, era oramai assicurato.
Per la Congregazione fu una vera rinascita. – Le missioni ripresero a rifiorire nel Regno; i vescovi che avevano escluso i missionari delle loro diocesi si affrettavano ad aprir loro le porte, ora che il Papa aveva smesso di trattarli come ribelli. Il santo Fondatore dimenticava tutti i dolori passati e non pensava che a ringraziare Gesù e Maria della grazia che gli avevano accordato, che umanamente non poteva aspettarsi e che per questa ragione chiamava un grande miracolo, un miracolone.
P. BERTHE. Vie de Saint Alphonse, II, p. ,552. 

Nella tela di De Vito T., S. Alfonso dà la regola ai redentoristi e alle Redentoriste. Nel 1783 S. Alfonso vide finalmente approvato il suo Istituto dal Re di Napoli; ma questa approvazione, basata sul cosiddetto “Regolamento” originò una temporanea divisione dell’Istituto in due rami: quello napoletano e quello degli Stati pontifici (Raccolta Marrazzo).

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IN MEMORIAM 

P. Joseph Sorre. Houdemont, 1899.
Il P. Sorre nacque a Dol de Bretagne il 15 agosto 1856. Entrato in Congregazione in seguito ad una missione predicata nella sua parrocchia dai Padri Durieux, de la Gorce e Delabarre, il P. Sorre fu missionario per alcuni anni, e poi assegnato all’educandato di Houdemont, a cui si dedicò con grande soddisfazione dei superiori.
Fu un religioso molto edificante, di un’energia che non si smentì mai, anche durante le terribili sofferenze della sua malattia. Egli univa alla grande bontà di cuore una delicatezza di sentimenti ed una finezza di spirito che rendevano il suo tratto molto piacevole.
Mirabilmente dotato per la direzione dei bambini, sapeva farsi temere ed amare da ognuno di loro. Usava la mano di ferro ammorbidita sempre dal guanto di velluto.
Durando la sua ultima malattia, parlava solamente della felicità di morire nella Congregazione. La sua ultima parola fu questa: “Desidero solamente il cielo!” – Gaudete, merces vestra multa est in caelo. , Luca, 6-23.
Professione 2 febbraio 1890.
Ordinazione sacerdotale: 12 luglio 1891. 

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P. Nicolas Poirot. Saint-Nicolas-du-Port, 1899.
Nato l’ 11 settembre 1834 a Plombières (Vosgi), il P. Poirot era seminarista nel grande Seminario di Saint-Dié quando sentì la chiamata di Dio alla Congregazione. I suoi superiori lo tenevano in grande stima e lo chiamavano “modello del loro Seminario “·
Malgrado una salute debole, seguita alla febbre tifoidea, non si stancò a dedicarsi con successo ai lavori apostolici. La sua predicazione era soprattutto devota e lasciava l’impressione di un’anima tutta interiore e tutta di Dio; perciò era egli molto stimato come direttore. Fu questo il suo apostolato particolare, e per questo ministero aveva ricevuto certamente da Dio doni tutti speciali.
Anche i suoi confratelli trovavano in lui una guida sicura, sempre pronto ad ascoltarli, ad incoraggiarli. Egli stesso era tutto preso della vita interiore; era uomo di orazione e grande orante, e faceva sempre il suo grande ritiro fin dai primi giorni dell’anno.
La sua attrattiva principale era di compiere in tutto la santa volontà di Dio. Il vecchio uomo non era certo morto in lui più che in ogni altro mortale e certi piccoli difetti, resi manifesti dalla sua malattia, sembravano non accordarsi sempre con la santità del suo linguaggio. Ci si poteva stupirei, ma Dio che giudica i cuori, aveva sicuramente in lui un vero, fedele ed intimo amico della sua santa volontà.
Il P. Poirot morì quasi con le armi in mano, dopo aver predicato, otto giorni prima della sua morte, il ritiro per l’ordinazione sacerdotale al grande Seminario di Nancy. – Vita vestra abscondita est cum Christo in Deo! – Col. 3-3.
Professione: 11 gennaio 1860.
Ordinazione sacerdotale: 10 agosto 1862. 

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P. Louis Courtot. Cuenca (Ecuador), 1917.
Tra i Padri che si sono distinti per la loro virtù ed il loro zelo nella Comunità di Cuenca, il P. Louis Courtot occupò la prima fila. Questo degno Padre nacque ad Offemont, territorio di Belfort, il 1 gennaio 1841. Ebbe la fortuna di formarsi alla scienza, alla virtù, all’apostolato, sotto la direzione del P. Desurmont, Provinciale di Francia.
Ordinato sacerdote, diede alcune missioni nel nord della Francia, in Savoia, poi fu mandato nell’Ecuador. A Riobamba come a Cuenca fece molto bene nelle missioni come anche nel ministero di cappellano: uomo di dottrina, piaceva soprattutto agli uomini.
Era un buon religioso,·molto caritatevole, obbediente e austero. Tutta la città di Cuenca lo conosceva mentre egli non gli conosceva quasi nessuno a Cuenca, anche dopo un soggiorno di trent’ anni. La sua regolarità esemplare lo segnalò ai superiori. Nominato per due volte di seguito Rettore di Cuenca, ridivenne missionario. Continuò allora a darsi da fare per Dio e le anime col brio e l’ardore dei giovani, e non cessò di predicare, di confessare, di essere fedele a tutti gli esercizi della Regola religiosa.
Sfinito infine per la stanchezza e per i digiuni, morì nell’ardore del suo zelo il martedì di Pasqua. – Venite benedicti Patris mei, percipite regnum.
Professione: 1 novembre 1863.
Ordinazione sacerdotale: 18 dicembre 1869.  

Cuenca (Perù) 1919 – Convento dei Padri Redentoristi. Qui è vissuto e morto il P. Louis Courtot. (foto in AGHR).

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P. Alexandre David. Puerto Varas (Cauquenes), 1921.

Nel villaggio di Saint-Michel, in Savoia nacque il 26 marzo 1883 il Padre Alexandre David. L’educazione cristiana che ricevette dai suoi genitori gli favorì la vocazione religiosa.
All’età di dieci anni, accompagnò suo fratello maggiore all’educandato di Uvrier, dove fece solidi e brillanti studi. Il suo carattere, un po’ libero, franco e leggermente caustico gli valse più di una punizione umiliante, ma riconosceva con nobiltà i suoi difetti che, per sua propria confessione, scossero la sua perseveranza. Gli salvò la vocazione la grande devozione alla Madonna.
Dopo l’emissione dei suoi voti, il Padre Davide fu mandato in America, alla casa degli studi. Fin dall’inizio, si mostrò studente serio, animato del desiderio costante di perfezionarsi in tutti le branche dello scibile ecclesiastico. Ma non erano passati tre anni che provò i primi attacchi di tisi polmonare.
Tuttavia ordinato sacerdote, si preparò alle missioni come se avesse goduto una salute robusta. Ma la sua vita di missionario doveva durare solo alcuni anni e doveva concludersi con il Calvario. Fu il suo più grande sacrificio: sentirsi nella pienezza del talento e dello zelo e vedersi inchiodato nell’inutilità del riposo! In lui c’era solidità di dottrina, chiarezza di insegnamento, semplicità di dizione.

I superiori tentarono tutti i mezzi per conservare alla Congregazione un soggetto di così alto valore. Su suo desiderio, gli fu consentito di essere ricoverato in un ospedale diretto dalle Suore ospedaliere; ma i sei ultimi anni furono solo una lunga preparazione alla morte.
Un prodigioso lavoro della grazia operava nella sua anima. La sua vita cenobitica fu una vita di preghiera, di abnegazione e di accettazione del sacrificio del suo apostolato. Diceva: “Più sono lontano dalle creature e più sono vicino a Dio”.
All’ospedale aveva la gioia di distribuire agli ammalati i dolci che gli si davano in regalo. Al prospettarsi di un miglioramento sensibile egli diceva “Oh se guarissi, sarei l’uomo degli uomini”.
Il P. David morì stringendo il suo crocifisso di professione sul suo petto, e si potè scrivere sulla sua tomba: Fedele alla sua vocazione, è morto nella Congregazione.–·” In die tribulationis meae Deum exquisivi et non sum deceptus, Ps. 76.
Professione: 8 dicembre 1901.
Ordinazione sacerdotale: 31 marzo 1906.

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
AMORE VERSO IL PROSSIMO = 10 aprile
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