Memoriale 15 febbraio

15 febbraio
EFFEMERIDI C.Ss.R. = 1848. Lettera del Rev.mo Padre Passerat ai Padri del secondo noviziato.

1848. Lettera del Rev.mo Padre Passerat ai Padri del secondo noviziato.

Vienna 15 febbraio 1848.

Reverendi e cariswsimi Padri,
“Andate a fare la vostra crescita, dunque; andate presto a volare; e poiché dal  volo si conosce l’uccello, spero di vedervi, sotto un così buono Padre Maestro pieno di buona volontà, come tanti uccelli innalzati dallo Spirito Santo.
Voi andate a volare non in un pallone aerostatico, opera della mano degli uomini che non si sa se cadrà in qualche precipizio o nell’acqua; ma come il passero o la saggia tortorella che non perdono mai di vista il nido dove essi si rifugiano con i loro piccoli e si mettono in sicurezza contro l’uccello predatore.
Non volate dunque mai né troppo alto né troppo lontano al punto di dimenticare e il vostro noviziato ed i buoni propositi che avete formulato sotto l’ispirazione dello Spirito Santo.

Avete un buon Maestro. ·Registrate  nel vostro spirito e nel vostro cuore le lezioni che il suo merito e la sua esperienza vi detteranno per unire l’azione alla vita interiore.
Preparate il materiale per le missioni secondo lo spirito del nostro santo Fondatore; secondo le regole dell’eloquenza popolare, che la sana ragione dettava anche ai saggi pagani.
Per toccare i cuori, dice Seneca: “Ad submissiora verba deveniendum est” (occorre tornare a parole semplici). Non credete però che ciò non esiga lavoro e che si rischia di escludere dalla composizione (delle prediche) tutte le figure dell’arte. Senza dubbio bisogna guardarsi di tirarle per i capelli e di usarle con attenzione; ma io credo che un sermone senza figure farà poco effetto. Il lavoro e l’arte sono necessari ad un Redentorista perché egli non sia gettato come servo inutile nelle tenebre esterne.
Ma perché egli parli “quasi potestatem habens“, e possa essere“lignum quod plantatum est secus decursus aquarum quod fructum suum dabit e cujus folium non defluet , occorre la vita interiore.

Perché, dunque, questi esercizi spirituali ripetuti, questi esami, questi esami di coscienza, queste guide? Tutto ciò non suppone forse  degli uomini interiori, chi tendono senza sosta alla loro propria perfezione?
E voi, speranza promettente della nostra Congregazione e della salvezza di tante anime, io vi raccomando ai santi Cuori di Gesù, di Maria, di S. Giuseppe, e del nostro Padre Sant’Alfonso!»
Vostro affezionatissimo servo.
Constante-Joseph Passerat, C. SS. R.

Il Venerabile P. Passerat seguiva con tenerezza di vero padre i giovani missionari redentoristi (immagine in AGHR).

IN MEMORIAM

Fr. Alvarus Tornero. Buga, 1916.
Alvaro nacque il 18 febbraio 1844 aHuete, diocesi di Cuenca (Spagna). Era spagnolo nel pieno senso del termine: pieno di fede, amante delle opere di Sant’Alfonso, delle vite dei santi, degli autori ascetici.
Allegro e spirituale, era la gioia delle ricreazioni della comunità di Buga. Si è sempre distinto per il suo spirito di preghiera, il suo amore alla Madonna, ed una grande carità per i suoi confratelli. Come cantore ed organista, rese grandi servizi alla casa di Buga – “Vigilate,… in omni tempore orantes.” Luca, 21-36.
Professione: 8 settembre 1874.

P. Lucien Rabanit. Varallo, 1929.
Nacque a Puy il 3 novembre 1896. All’età di due anni avrebbe avuto – ha raccontato sua madre – una visione, probabilmente di santa Teresa del Bambino Gesù verso la quale, per tutta la sua vita, professò una devozione particolare.
In seguito ad una missione predicata a Puy da Padri Dunoyer e Mordedeuf nel 1910, chiese la sua ammissione al postalantato di Uvrier. Aveva un’anima eccessivamente ingenua e candida, leggermente impregnata di poesia, di dolcezza e di pietà angelica.
“Essere sacerdote, religioso e missionario: ci può essere quaggiù uno stato più sublime?” scriveva a sua madre. Ed alla fine di un ritiro diceva: “Ho preso la risoluzione di farmi santo”. Mantenne la parola.
Lucien Rabanit era dotato di squisite qualità di spirito e di cuore, di una stupefacente energia di volontà e la sua anima tendeva continuamente al perfetto in ogni ordine di cose.
Fu pertanto nemico dell’approssimazione e della trascuratezza; era compagno amabile e amato da tutti per la sua carità, per la sua buona educazione, l’anima delle feste di famiglia.
Ma l’inesorabile malattia della tisi si rivelò al suo secondo anno di filosofia. Dio lo provò con la croce: cinque anni e mezzo di prostrazione fisica, tale fu la sua prova. Il cielo gli chiedeva il sacrificio della sua personalità, del suo avvenire, della sua salute e della sua vita.
Dall’ardente devozione verso santa Teresina attinse per la sua anima il trionfo definitivo su di sé ed ottenne per la di lei intercessione la grazia di proseguire gli studi necessari preparatori al sacerdozio.
Con la sua santa preferita ebbe intimi colloqui scritti, che il suo biografo ci ha lasciato. Compose un piccolo scritto: Il Segreto di Santa Teresa; abbozzò un lavoro su L’lnfanzia spirituale; fu eminentemente discepolo e imitatore della sua piccola Santa.

A partire dalla sua ordinazione sacerdotale le forze cominciarono a mancare; la sua conversazione era gioiosa, religiosa; parlava della sua morte come gli uomini di mondo parlano dei loro piaceri. Morì pronunciando il suo atto di amore perfetto: “Mio Dio, vi amo con tutto il mio cuore e con tutte le mie forze”; poi lo sguardo come attirato da un’apparizione, che si sarebbe prodotta ad una certa altezza, mormorò queste parole: “Oh! Venite, venite a prendermi” e dolcemente rese la sua anima a Dio.
Il suo programma era questo:

  • Cristiano, devo salvare la mia anima,
  • Religioso, devo diventare l’amico di Gesù Cristo,
  • Sacerdote, devo diventare un altro Gesù Cristo,
  • Redentorista, devo diventare un salvatore di anime.

Professione: 20 maggio 1923.
Ordinazione sacerdotale: 19 settembre 1926.

Varallo Sesia, Novara – Una vista della citta col fiume Sesia. – Qui morì nel 1929 il P. Lucien Rabanit (foto in AGHR).

 _______________________________

Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
LA SPERANZA = 15 febbraio
APRI