Memoriale 2 marzo

2 marzo
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1753. S. Alfonso pubblica: «Riflessioni e Affetti sulla Passione di Gesù Cristo».

1753. S. Alfonso pubblica: «Riflessioni e Affetti sulla Passione di Gesù Cristo».

S. Alfonso per aiutare i suoi confratelli a vivere l’intimità con Nostro Signore, aveva raccolto da molto tempo un considerevole materiale sulla Passione del Salvatore, sul SS.mo Sacramento, sull’Infanzia di Gesù , con lo scopo di comporre una opera completa sull’amore di Dio per gli uomini. Ma il P. Cafaro, suo direttore spirituale, gli aveva proibito questo lavoro che considerava incompatibile con i suoi compiti e i doveri del suo ufficio.
Ora nel 1753, essendo morto il P. Cafaro, Alfonso scelse per suo confessore il P. Villani, a cui domandò il permesso di pubblicare quest’opera. Il prudente direttore gli permise di estrarre un opuscolo che pubblicò nello stesso anno con il titolo: Riflessioni e affetti sulla Passione di Gesù Cristo. È  stato utilizzato quasi sempre ed è utilizzato ancora oggi nell’Istituto per la preghiera della sera.

Afferma S. Alfonso nella prefazione : «Tutti i santi ebbero un tenero amore verso Gesù Cristo e la sua passione e questo è l’unico modo con il quale si sono fatti santi… Anche voi potete sperare di santificarvi se nello stesso modo continuate a meditare ciò che il vostro divino Redentore ha fatto e sofferto per voi».
(P. Berthe. Vie de Saint Alphonse, I, p. 497).

L’opera di S. Alfonso sulla Passione di Gesù Cristo nel primo nucleo “L’ Amore delle anime”, edizione 1751 (Raccolta Marrazzo).

 

IN MEMORIAM

P. Joseph Srna. Saint-Nicolas du Port, 1870
Nato il 19 marzo 1796 a Budweis nella Moravia, Srna a dodici anni frequentò la scuola a Vienna. Conobbe ben presto la fama di santità di S. Clemente e nel 1815 ebbe l’onore di conversare con lui.
S. Clemente lo stimò, poiché osservava in questo giovane un grande spirito di preghiera. Per tre anni visse con lui, e fu testimone delle opere e della sua santa vita. Nel mandarlo al Venerabile P. Passerat nella Valsainte gli diceva: «Ti mando questo postulante, prenditi cura di lui come faresti con me, è un giovane di qualità più dell’ordinario. Apprezzo in lui soprattutto il suo spirito di preghiera: prega con fervore straordinario».
In seguito il P. Srna, divenuto missionario, risedette a Fribourg e per 20 anni diede testimonianza di preghiera, di prudenza, di notevole unione con Dio. Si fece questuante per la costruzione del convento di Fribourg, ma dovette abbandonarlo, cacciato dalla rivoluzione del 1848. Si recò allora a Contamine attraverso mille pericoli e trascorse gli ultimi nove anni della vita a Saint-Nicolas du Port.
Lo spirito di preghiera e di distacco lo animavano in modo eroico: morì santamente. I confratelli perdettero un modello di semplicità,di carità, e di rara prudenza e dello spirito di preghiera che aveva acquistato vivendo con i nostri due santi Clemente e Passerat. – «Vigilate in omni tempore orantes». Lc 21,36.
(P. Haringer. Vie du P. Hofbauer, p. 330).
Professione: 22 marzo 1820.
Ordinazione sacerdotale: 27 maggio 1820.

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Fr. André (Wernert). Pérouse, 1892
Il caro fratello nacque a Lupstein diocesi di Strasburgo il 5 dicembre 1811. Nella sua lunga vita questo buon fratello svolse impieghi modesti, consacrati al servizio della Congregazione. Compiva con scrupolosità e semplicità i doveri quotidiani. Il rispetto verso i superiori era  edificante. Specialmente si ammirava in lui una discrezione perfetta. Morì con flusso di petto contratto all’età 80 anni. – «Lex Dei ejus in corde ipsius». Lc 36,31.
Professione: 25 dicembre 1841

La chiesa parrocchiale di Pérouse, diocesi di Besançon. In questo comune francese di 901 abitanti situato nel dipartimento del Territorio di Belfort nella regione della Franca Contea c’è stata nel passato una Casa di Redentoristi aperta il 29 maggio 1873 e chiusa nel 1897.(foto da internet).

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P. Émile Martin. Toulouse, 1927
Il P. Martin nacque il 14 aprile 1891 in una piccola e tranquilla parrocchia della Moselle, a Puttigny. La madre fece voto caro al suo cuore di cristiana: donare al Signore un figlio perché fosse sacerdote e apostolo.
Una missione predicata a Puttigny dal  P. Kécheur fu l’occasione della vocazione di Emilio. Tra i postulanti fu uno tra i più assidui allo studio e al gioco. Allo studentato, si impegnò con slancio nello studio di filosofia e teologia.
Nell’agosto 1914, per amore della Francia, sua vera patria, lasciò il Belgio e si recò in Spagna ove terminò i suoi studi e ritornò in Francia come missionario a Reignier.
In lui si ammira l’altezza e il vigore , ma più che forza muscolare si apprezza lo zelo per le anime a cui dedicava tempo e lavoro. Coloro che lo hanno conosciuto ne sottolineano l’abnegazione in ogni occasione senza usare risparmiarsi. Per amore delle anime studiava accuratamente le istruzioni e le prediche; non sopportava la superficialità: voleva qualcosa di preciso e coinvolgente. Diceva infatti: “Si fa più presa sui cuori e sulla volontà”.
Coltivava con grande cura la devozione alla Madonna, la quale fu causa della sua perseveranza. Il curriculum vitae è un inno di riconoscenza alla buona Madre del cielo: non cessava di raccomandarla anche ai fedeli che evangelizzava.
Durante gli ultimi otto giorni di una missione, una febbre l’obbligò a mettersi a letto; essa gli causò una mezza sordità e violenti mal di testa. «La mia vita è finita», disse, e volò al cielo, a ricevere la ricompensa promessa al vero Redentorista. – «Ecce enim merces vestra, multa est in coelo».  Lc 6,23.
Professione: 8 settembre 1911.
Ordinazione sacerdotale: 23 dicembre 1916.

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
AMORE VERSO DIO = 2 marzo
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