Memoriale 23 maggio

23 maggio
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1731. Entra in vigore la nuova Regola delle Redentoriste di Scala.

1731. Entra in vigore la nuova Regola delle Redentoriste di Scala.

Il 23 maggio 1731, giorno di Pentecoste, il vescovo di Scala permette alle future religiose Redentoriste l’autorizzazione di sostituire la Regola delle Visitandine osservata fino a questo giorno con la nuova Regola elaborata dopo le rivelazioni di suor Maria Celeste Crostarosa.

Le Monache della Visitazione a Scala oltre che le Regole cambiarono anche l’abito, divenendo a tutti gli effetti Redentoriste (quadro nel monastero OSSR di Foggia).

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1845. Fondazione della casa di Saint-Nicolas-du-Port. 

Furono due venerabili sacerdoti ad introdurre i Redentoristi nella diocesi di Nancy: l’abate Collet, vecchio missionario nelle Antille, ritiratosi a Rosières (Meurthe) e l’abate Bermann, professore di morale al seminario maggiore, discepolo convinto di S. Alfonso.
Mons. Collet, in un viaggio a Tournai, manifestò l’intenzione di farsi ricevere come novizio nella Congregazione; vi incontrò il P. Ottmann e sul di lui consiglio Mons. Collet vendette ai Redentoristi la sua casa di Rosières-aux-Salines.
Qui per qualche tempo soggiornò un piccolo gruppo con il P. Manvuisse come superiore. Poi per molteplici motivi vi potette essere solo una residenza provvisoria (pied à terre). Mons. Bermann pensò allora di procurar loro la Cappellania dell’ospizio di Ludre; ma gli inconvenienti controbilanciavano i vantaggi.
Dopo questi fatti il P. Manvuisse apprese che l’antico convento di Saint-Nicolas- du-Port delle suore  era in vendita. E il 23 maggio ne fece l’acquisto. [Le suore dell’Annunziata “O.Ann.M.” Ordo de Annuntiatione Beatæ Mariæ Virginis formano una congrégazione religiosa cattolica di contemplative fondate à Bourges (Cher – Berry) nel 1501 da santa Jeanne de Valois (ou Jeanne de France)].

Chi potrà dire l’importanza della casa di Saint-Nicolas-du-Port come casa missionaria e di noviziato? Dal 1850 al 1868 (anno in cui il noviziato fu trasferito ad Avon) Padri Maestri furono i venerabili padri. Ottmann, Noël, François Lorthioit e Monniot.
Quando Téterchen fu soppressa dal Kulturkamph, parte dello studentato vi trovò asilo dal 1872 al 1874; nel 1876 Saint-Nicolas ospitava il noviziato fino all’espulsione del 1880, e i novizi ebbero per P. Maestro il P. Chavatte.

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1871. Il Papa Pio IX e l’associazione
della Madonna del Perpetuo Soccorso.
 

Quando l’Immagine della Madonna fu donata alla Congregazione da Pio IX, il culto della Vergine santa si propagò così rapidamente che si dovette pensare di stabilire una associazione in suo onore.
A tale scopo il Rev.mo P. Nicola Mauron, Rettore Maggiore, inviò a S. Eminenza il Cardinale Vicario a Roma una supplica per ottenere l’approvazione di erigere canonicamente una Associazione dal titolo: «Pia Associazione in onore della Madonna del Perpetuo Soccorso sotto il patrocinio di S. Alfonso Maria de Liguori».
La richiesta fu favorevolmente accolta e il 23 maggio 1871, il Cardinale Patrizzi approvava e raccomandava questa pia associazione con decreto (vedi 31 marzo 1876).

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1906. Decreto di introduzione della causa del servo di Dio
Domenico Blasucci.

 In questo giorno Domenico Blasucci, studente redentorista, fu dichiarato “Venerabile” da Sua Santità il Papa Pio X.
Revue Sainte Famille, année 1906,417.

Tela del Venerabile Domenico Blasucci nella Casa redentorista di Bruges, Belgio.

Visita il sito del Venerabile Domenico Blasucci

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IN MEMORIAM 

P. Joseph Dupont. Riobamba, 1920.
Il P. Dupont nacque ad Amplepuis (Rhône) il 6 maggio 1865. La famiglia, favorita dalla fortuna, possedeva un patrimonio ben più prezioso: una fede convinta ed uno spirito fondamentalmente cristiano.
Suo padre avrebbe voluto orientarlo verso il commercio o l’industria, ma Joseph pensava di diventare un marinaio o missionario, anche martire, come quegli apostoli generosi di cui leggeva le gesta e la morte eroica negli annali di Propaganda Fide.

Entrò nel seminario e la grazia lo preparò a poco a poco alla vita religiosa e apostolica. Portava sul petto un’immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso. Nell’ultimo anno di seminario, Joseph era perplesso: farsi Trappista o Redentorista? Inoltre aveva da subire i severi assalti da parte dei genitori. Ne trionfò ed entrò in Congregazione.
Professo, nascondeva le belle facoltà di cui era dotato e che coltivava con cura sotto il velo di una modestia spinta fino alla timidezza.
Quando fu ordinato sacerdote il P. provinciale Gavillet gli disse: «Parti per la Vice-Provincia dell’America, farai molto bene e avrai una santa morte».

Incoraggiato da questa duplice predizione, si imbarcò per l’Ecuador. Là, non ebbe che uno scopo: certosino in casa, apostolo fuori.
Un giorno il P. Visitatore Coonaert ebbe a dire: “Il P. Dupont è uomo di abnegazione e di virtù! Ciò che ho ammirato più in lui è che, nonostante i successi apostolici, non faceva valere il bene che operava: questa è vera virtù”.  – Era dotato di intelligenza eccezionale, chiara, rapida, aperta a tutte le scienze ecclesiastiche.
Missionario, compenetrato dallo spirito di S. Alfonso, il P. Dupont aveva una predilezione particolare per il ministero delle anime più abbandonate. Consacrò tutto lo sforzo del suo zelo ai poveri Indiani di Riobamba. Per lunghi anni fu incaricato dell’associazione degli Indiani senza pregiudizio del ministero ai bianchi e delle numerose missioni spagnole.
Egli diceva: «Per salvare questa povera gente, bisogna penetrare fino al loro cuore; l’Indiano apre il suo cuore solo quando si sente veramente amato». In tal modo il P. Dupont era per loro un vero apostolo; ma la volontà non arrivò sempre a sostenere il corpo.
A Riobamba scoppiò una febbre tifoidea che si estese nei dintorni. Assistendo questi malati il P. Dupont contrasse il germe della malattia. Trasportato in infermeria, disse: «Entrando qui, avrò il mio incontro con Gesù Cristo». Morì un sabato, vigilia di Pentecoste, dopo aver emesso più volte di seguito atti di carità perfetta, assistito dai confratelli e dalle preghiere dei suoi cari Indiani.
Il P. Dupont l’aveva detto:«Per essi io muoio, li amo tanto!». E questi dicevano piangendo a quelli che li visitavano dopo la sua morte: «Lui, certo, ci ha amati; ed anche tu, padre, amaci come lui». – «Qui converti fecerit peccatorem…salvabit animam ejus». Gc 5, 20.
Professione: 8 settembre 1886.
Ordinazione sacerdotale: 4 ottobre 1891.

Riobamba, Ecuador 1959 – Chiesa e convento di S. Filippo Neri (foto in AGHR).

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
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