Memoriale 23 ottobre

23 ottobre
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1723. Alfonso indossa l’abito ecclesiastico.

1723. Alfonso indossa l’abito ecclesiastico.

A ventisette anni, S. Alfonso depose l’abito secolare per rivestire la livrea di Nostro Signore. Era di sabato.
Come è noto, S. Alfonso aveva preso la risoluzione di entrare all’Oratorio. Suo padre si oppose. Si arrese solo dopo i consigli del santo zio Mons. Emilio Cavalieri e del Padre Tommaso Pagano.
Senza l’opposizione del papà, S. Alfonso si trasferì all’Oratorio e rinunziava così quella libertà necessaria per fondare la grande opera in vista della quale Dio lo chiamava al sacerdozio.
Così Dio si serve delle volontà umane per arrivare ai suoi fini.
P. BERTHE. Vita di S. Alfonso, I, p. 38.

Da antichi disegni: il giovane Alfonso de Liguori si consacra a Dio nella chiesa della Mecede e veste l’abito talare: il papà, prima fortemente contrario si riconcilia col figlio.

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IN MEMORIAM 

Fr. Lucien, (Aloyse Ouvrier). Uvrier, 1903.
Il Fratello Lucien è nato il 12 settembre 1851 a La Giettaz (Savoia). Entrò nella Congregazione nel 1884 a trentatre anni.
Fin dal suo ingresso, rimase meravigliato per la vita di famiglia che regnava nella Comunità di Contamine.
Questa carità lo spinse a contribuire con la sua parte alla unione dei cuori. Si mostrò fin da allora profondamente religioso, uomo del dovere, energicamente fedele agli impegni della professione.
Esatto osservante della Regola, diventò per tutti modello di osservanza. La carità fraterna e lo spirito di povertà furono le due virtù che brillarono soprattutto nell’anima del Fratello Lucien.
I due incarichi che gli furono affidati, di cuoco e di infermiere gli diedero l’opportunità di dedicarsi ai Fratelli. Perciò amava dire: «Diventando Fratello, ho compreso che entravo nella Congregazione per lavorare».
Questo pensiero l’animava dall’inizio della vita religiosa e ci dà la spiegazione della generosa dedizione e della carità. Non lo tralasciò mai.  —«Pax multa diligentibus legem tuam». Sal. 118.
Professione: 26 aprile 1890.

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Fr. Dominique (Chevalier). Honnay, 1910.
La Chapelle Rambaud (Alta Savoia) fu la culla ove nacque Fratello Dominique il 16 maggio 1832. Entrato nella Congregazione, esercitò per quasi tutta la vita religiosa il mestiere di sarto e rese grandi servizi in ogni ordine di cose.
Era di natura impetuosa, carattere tutto di un pezzo, violento, e costituzionalmente traboccante di attività.
Aveva mille opportunità per combattere le ardenti passioni ed i trionfi furono acquistati a caro prezzo.
Aveva peraltro un grande spirito di fede; l’attaccamento alla vocazione ed alla Congregazione era eccezionale, era molto attento alla povertà e all’economia.
Cosa stupefacente! Chiese a Dio di fare il purgatorio sulla terra. Si può credere che in parte fu esaudito.
Il cielo non gli risparmiò ciò che aveva chiesto, soffrì molto e si notò la forza di rassegnazione che attingeva in questa speranza, fra le più crudeli sofferenze.
Morì di sabato. —«Caro mea requiescet in spe». Sal. 15.
Professione: 6 giugno 1856.

Honnay, Ardenne – La comunità dei Padri e Fratelli nel 1911 – Padri: Sourlier, Maudru, Remus, Morque, Reuss, Petit, Meyer, Schlitter, Cruc, Remy, Simonin, Devullers, Schöfer, Schalk. Fratelli: Gerard, Henri, Bruno, Thomas – Fratello Dominique era morto l’anno prima.(foto in AGHR).

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
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