Memoriale 24 novembre

24 novembre
EFFEMERIDI C.Ss.R – 1886. Fondazione di Porto-Rico, Antille spagnole.

1886. Fondazione di Porto-Rico, Antille spagnole.

Poiché occorreva una residenza nelle colonie spagnole per l’esenzione militare dei giovani, i Superiori incaricarono il P Bernard Willems, Rettore dell’isola Saint-Thomas, di fare visita all’isola di Cuba e dell’Avana. Le ricerche non ebbero esito positivo.
Il P. Didier, nel recarsi in America insieme al P. Lopez, fu incaricato allora di tentare una verifica a Puerto-Rico. Il vescovo di Saint-Jean, capitale dell’isola, gli rifiutò una residenza nella città episcopale, ma gli offrì chiesa, casa, giardino e mobilio di Saint-Sébastien, a condizione di incaricarsi della parrocchia o di aiutare il parroco.
I Padri vi si stabilirono il 24 novembre 1886. Più tardi nel 1895 si lasciò Saint-Germain per Sainte-Anne, poi il 20 maggio 1900 si lasciò definitivamente questa fondazione.

Puerto Rico 1929 – La povertà di una Cappella dedicata alla Madonna del Perpetuo Soccorso in una missionae predicata dalla Comunità del SS.Nome di Gesù. (foto ln AGHR)

_____________ 

IN MEMORIAM 

P. François Laglasse. Téterchen, 1868.
il P. Laglasse nacque a Téterchen il 5 agosto 1800. Dalla nascita, fu oggetto della protezione divina, perché ebbe una educazione devota da genitori praticanti e da sacerdoti rifugiati nella sua famiglia dopo la grande rivoluzione del 1793.
Fu anche benefattore della Congregazione.

Dio lo chiamava al sacerdozio. François fece gli studi al seminario di Metz. Ordinato sacerdote, Mons. Besson, suo vescovo, lo stimò a tal punto da incaricarlo della riorganizzazione e della direzione del collegio episcopale, malgrado i suoi ventisei anni.
Il complesso ritrovò l’antico splendore, grazie alla saggia direzione del superiore, al suo tatto squisito, alla sua perfetta educazione, alla bontà profondamente affettuosa per i suoi alunni. Nello spazio di quindici anni, migliaia di alunni ricevettero il beneficio di un’educazione appropriata.
Ma l’abate Laglasse voleva diventare religioso. Non senza difficoltà ottenne l’exeat dal suo vescovo, ed entrò nel noviziato di Saint-Trond. Una malattia lo costrinse a tornare al paese natio.
Ora, a Téterchen si trovava un monastero molto fatiscente ed in vendita. L’abate l’acquistò, ne fece provvisoriamente una scuola. In questo tempo, la Congregazione tentava una fondazione a Rosières, nella diocesi di Nancy, più tardi trasferita a Saint-Nicolas-du-Port.
Laglasse chiese di nuovo l’ammissione in Congregazione. Dopo la professione, si prodigò attivamente a fare accettare la fondazione di Téterchen e diede il monastero di cui era proprietario all’istituto. Avvenne sotto il Rettorato del P. Frédéric, fondatore e organizzatore di Téterchen.
– Superiore della Comunità, prefetto degli studenti o semplice soggetto, il P. Laglasse fu stimato grandemente per l’attaccamento alla Regola, la devozione, l’ubbidienza e l’umiltà.
Missionario, prediligeva particolarmente il ministero dei ritiri.
Morì santamente, lasciando ai confratelli il ricordo di un religioso devoto alla Congregazione, sua Madre.  – «Zelus domus tuae comedit me». Sal. 68.
Professione: 13 aprile 1845.
Ordinazione sacerdotale: 2 aprile 1825.

Francia – La Casa di Téterchen, che era fatiscente e cadente, fu acquistata dal P. François Laglasse che la restaurò e la diede all’Istituto.

_____________ 

P. Ernest Ménager. Mouscron 1912.
Il P. Ménager nacque a Vitré (Ille-et-Vilaine), il 4 febbraio 1848, da genitori molto cristiani. Verso l’età di diciassette anni, sentì la chiamata di Dio. Lo scopo della sua vita era diventare missionario, salvare le anime, dare tutto a Dio e dare se stesso. Da solo visse due carriere feconde di virtù e di meriti.
Membro della società delle Missioni africane di Lione, dedicò quattordici anni della sua esistenza all’evangelizzazione dei negri del Dahomey diventando Prefetto Apostolico del Paese. In questo periodo rifiutò due volte di seguito la croce della legione di onore.
Il P. Ménager entrò in Congregazione ad un’età che, dopo tanti lavori, sembrava giustificare un’onorabile pensione.
Passò 25 anni nell’istituto. Partecipò alle missioni per poco tempo, ma il bene che operò al confessionale fu molto grande. La Casa di Argentan lo poté godere per lo spazio di venti anni. La cronaca di questa comunità redatta da lui con precisione è un modello nel suo genere.
Di condotta seria, degna, riservata e modesta, il P. Ménager appariva come l’operaio apostolico irreprensibile. L’idea dominante era il desiderio del cielo, salvare molte anime con l’esercizio delle virtù e morire in Congregazione, ove – diceva –  sarebbe entrato più giovane se l’avesse conosciuta prima.
La sua salute declinava di giorno in giorno, il P. Ménager concluse a Mouscron la vita dedicata interamente alla gloria di Dio ed alla salvezza delle anime abbandonate. Questo degno religioso si sempre è distinto per un grande spirito di fede, per una devozione veramente filiale alla Madonna e per una devozione senza limiti agli interessi spirituali e temporali della Congregazione.
 –«Melior est dies una in atriis tuis, super millia». Sal. 83.
Professione: 21 novembre 1889.
Ordinazione sacerdotale: 6 agosto 1871.

La Casa di Argentan nel 1900 con due Padri. Qui il P. Ménager trascorse 20 anni della sua vita (foto in AGHR).

_____________ 

Fr. Hilaire, (Michel Dusch). Cuenca (Ecuador) 1914.
Fratello Hilaire è nato a Lochwiller (Alsazia), il 23 settembre 1845. I genitori erano onesti coltivatori. Sistemarono il loro figlio in una fattoria del vicinato, poi nell’apprendistato presso un maestro calzolaio.
La gioventù la trascorse interamente nella preghiera. L’ubbidienza senza replica ai genitori era il suo impegno. Questa virtù fu la nota caratteristica della sua vita religiosa.
Entrò nella Congregazione dopo avere compiuto il servizio militare. Avendo notato la grande devozione e lo spirito religioso, i superiori non esitarono un istante a mandarlo in America.
Il fervore, lungi dal diminuire, aumentò di giorno in giorno, a tal punto che diventò per tutti i confratelli un modello esatto di preghiera e di virtù religiose.
Per vent’anni, fu incaricato di coltivare le haciendas. Trovò nelle faticose occupazioni di amministratore ampia materia di sacrifici. I lavori svilupparono in lui quello spirito di preghiera che si trova nei grandi santi. Pregava da apostolo; talvolta recitava diciotto corone nelle domeniche e nei giorni di festa.
Si hanno prove certe che le anime del purgatorio gli sono apparse per chiedergli suffragi. Un giorno disse ai confratelli: «Fratello Jules è morto, l’ho visto nella cappella, mi ha chiesto preghiere». Un mese dopo, una lettera da Santiago annunciava la morte di questo Fratello.
Si è constatato che con le sue numerose preghiere, Fratello Hilaire attirò le benedizioni del cielo sulla sua comunità. La sua anima non era attirato più dalla terra, era dedita a Dio ed in Dio: morì come un eletto, dopo avere terminato la visita al Santissimo Sacramento, nella perfetta calma, assistito dai confratelli.
Quando si apprese la morte in città, tutti dissero: è un santo!
– «Pretiosa in conspectu Domini, mors sanctorum ejus».Sal. 115.
Professione: 18 luglio 1875.

Fratello Hilario con la Comunità a Cuenca (Ecuador). Si riesce a individuarlo grazie ai nomi scritti sotto la fogo (in AGHR).

_____________ 

P. Benoît Marcant. Dunkerque, 1916.
Il P. Marcant nacque a Herzeele diocesi di Cambrai, il 12 marzo 1857. I genitori erano cristiani di antica razza che davano ai loro figli l’esempio di una vita irreprensibile, santificata da lavoro e pietà.
Entrò nel noviziato nel 1880 dopo essere stato professore al Collegio di Tourcoing. Professo, diventò missionario e predicò numerose missioni nelle diocesi di Cambrai, di Lille e di Arras,per quasi trent’anni.

Ma il Padre Marcant volle dedicare la maggior parte della vita ai poveri che amava con predilezione. La più importante attività fu l’opera dei marinai «des mariniers» fondata a Dunkerque che sostenne a prezzo di un lavoro massacrante.
Dunkerque aveva una popolazione di diverse migliaia di famiglie di battellieri (barcaioli) che trascorrevano la loro vita navigando sui tanti canali del Nord della Francia e del Belgio. A causa della loro vita nomade, i battellieri erano privi dei comuni aiuti religiosi ed i loro numerosi figli esposti a non godere i loro benefici.
Il Padre Marcant, apostolo ardente e devoto, ebbe pietà della loro condizione. Visitò numerose chiatta a vela (bélandres) che sostavano a Dunkerque, fece conoscenza con le famiglie, raggruppò una trentina di bambini dai dodici ai quindici anni e li affidò alle signore catechiste che li preparavano alla prima comunione.  L’opera dei barcaioli era fondata.

Il P. Marcant creò poi una scuola, dove i bambini ricevevano le prime lezioni di lettura, scrittura e calcolo. Più tardi, aggiunse un piccolo convitto al quale i genitori affidavano i loro bambini durante i viaggi. Infine, assicurò ai battellieri il modo di assistere regolarmente alla messa le domeniche e nei giorni di feste, in una particolare cappella.
Non trascurò la parte temporale: aprì un modesto economato, dove i barcaioli si procuravano a prezzi più accessibili gli alimenti di prima necessità.
Ma la guerra del 1914, colpì, nel vigore dell’età ed in piena attività, il fondatore dell’opera dei battellieri.
Durante una predicazione a Renescure, Nord, il Padre Marcant morì sul posto del dovere in pieno vigore. L’opera del Padre vive sempre, ha ricevuto dall’Accademia francese il premio al merito Monthyon di 2.000 franchi.
Il ministero apostolico del P. Marcant durato più di trent’ anni, era fatto di bontà e di dedizione alle anime, di amore generoso per Dio.
Non cercò mai un successo umano alterando la verità, né sacrificando i principi che conducono le anime a Dio. Era un religioso duro con se stesso, unito a Dio, e di zelo ardente e tenace. La volontà di Dio, la voce dell’ubbidienza è sempre stata la guida nei suoi lavori e nelle sue iniziative.

Nell’opera dei battellieri mai ha temuto di non riuscire. Quando gli si chiedeva da dove avrebbe attinto i fondi necessari, rispondeva: «Dai tesori della Provvidenza. Ora, questi tesori sono tra le mani degli uomini. Faccio del bene ai ricchi spingendoli a fare del bene ai poveri, così essi avranno il cielo per ricompensa e anche io».
Aveva un cuore eminentemente puro e caritatevole. Possedeva in alto grado lo spirito di rinuncia, di mortificazione corporale, di abnegazione e praticò per tutta la vita religiosa ciò che aveva appreso al noviziato: morire a se stesso per vivere in Dio – «Opera enim illorum sequuntur illos». Ap. 14-13.
Professione; 9 novembre 1881.
Ordinazione sacerdotale: 7 giugno 1884.

Altre note

  • Biografia – Le R.P. Marcant: fondateur de l’Oeuvre des Mariniers à Dunkerque – di Alphonse Marie-Joseph Ritzenthaler 
  • Dunkerque – I Redentoristi arrivano a Dunkerque nel 1854. Il convento è stato costruito tra il 1858 e il 1860  dall’architetto François Napoléon Develle sui piani del fratello René Duvivier, in stile romanico. Ebbero il permesso di costruire una cappella dedicata a San Giuseppe, il 1 ° giugno 1859. Gli edifici furono distrutti nel 1940 (bombardamenti) e ricostruziti nel 1954, ma senza il chiostro dall’architetto Beauvisage. –  La Casa venne chiusa nel 1997
La Comunità di Dunkerque nel 1900 durante la Visita del P. Raus. Purtroppo non si riesce a individuare lo straordinario apostolo P. Marcant: fondatore ” de l’Oeuvre des Mariniers” (foto in AGHR).
La Casa redentorista di Dunkerque dedicata a San Giuseppe distrutta durante la guerra (1940), ricostruita nel 1954 e chiusa nel 1997. (foto da internet).

_______________________________

Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
PREGHIERA = 24 novembre
APRI