Memoriale 25 maggio

25 maggio
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1762. S. Alfonso, nominato vescovo dal Papa Clemente XIII, conserva l’ufficio di Rettore Maggiore.

1762. S. Alfonso, nominato vescovo dal Papa Clemente XIII, conserva l’ufficio di Rettore Maggiore.

I sei consultori della nostra Congregazione fanno la petizione perché S. Alfonso, elevato alla dignità di vescovo, conservi l’incarico di Rettore Maggiore.
Clemente XIII rispondeva al P. Villani «Io voglio che la vostra Congregazione non soffra alcun detrimento per l’elezione del suo Fondatore. Al contrario, il mio grande desiderio è che si affermi e si arricchisca di nuovi soggetti, perché vedo con grande consolazione il bene che opera nella Chiesa e specialmente nel regno di Napoli».
S. Alfonso apprese a Roma, qualche giorno prima della sua consacrazione episcopale, che avrebbe portato il duplice incarico dell’episcopato e del governo dell’Istituto, e bisogna dirlo,  questa decisione del Papa, che avrebbe dovuto oberarlo di fatica, rassicurò la sua anima, togliendogli il dolore più toccante. Esclamava: «Rimango nella Congregazione; Dio, nonostante i miei peccati, non ha voluto cacciarmi».
Scelse per Vicario generale il P. Villani, scelta che fu ratificata dal Papa e benedetta da tutto l’Istituto.
P. Berthe. Vie Saint Alphonse, II, 26.

S. Alfonso, da vescovo, ha continuato ad essere il Rettore Maggiore dell’Istituto da lui fondato. – Particolare della tela nella cappella del Santo nella Basilica pontificia di Pompei (NA).

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IN MEMORIAM 

Fr. Hyacinthe (Nicolas Flick). Saint Nicolas du Port, 1896.

Il Fratello Hyacinthe è nato a Buding, in Lorena, il 3 febbraio 1872. Rimasto ben presto orfano, ebbe l’idea di farsi adottare da una comunità religiosa che egli avrebbe fatto da madre. La madrina, conoscendo il suo desiderio, lo condusse dai Padri di Saint-Nicolas-du-Port, chiedendo che l’avessero accettato sebbene avesse solo quattordici anni.
Da questo giorno fino alla morte fratello Hyacinthe visse da santo. Intelligente e devoto, unito a Dio, trascorreva la maggior parte della domenica e delle feste in cappella. Il ricordo della presenza di Dio gli era familiare; il lavoro era sempre preceduto e seguito dalla preghiera. Si considerava l’ultimo di tutti; si dedicava con gioia, umiltà e pazienza ai lavori più vili e duri della casa. Era ammirato da tutti per la pietà e modestia.
I primi sintomi della tisi apparvero durante la costruzione della casa di Antony. L’unico suo desiderio era di giungere al giorno della professione religiosa; e in effetti lo vide; si sottomise alla volontà di Dio, pregava continuamente fino a privarsi del sonno per continuare la sua orazione. È morto con questi sentimenti, lasciando il ricordo di un santo religioso. – «Oratio humiliantis se nubes penetrabit». Eccli. 35,21.
Professione: 25 dicembre 1895.

Saint Nicolas-du-Port, Nancy, 1938 – Cappella della Comunità dei Missionari Redentoristi (foto in AGHR).

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
POVERTA’ = 25 maggio
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