Memoriale 26 gennaio

26 gennaio
EFFEMERIDI C.Ss.R. = * Il Venerabile Gennaro Sarnelli ed il suo apostolato attraverso la penna.

* Il Venerabile Gennaro Sarnelli ed il suo apostolato attraverso la penna.

Prima di entrare in Congregazione, Gennaro Sarnelli faceva parte del “Collegio dei cinesi” e poi della “Propaganda”, insieme a S. Alfonso. Egli si preparava al suo futuro apostolato con l’evangelizzazione dei bambini ed in particolare dei “facchinelli” così numerosi a Napoli. Volle riunire in un libro i consigli più pratici destinati agli ecclesiastici, ai genitori ed ai maestri sull’istruzione e l’educazione e l’intitolò: “Il Mondo riformato con la istruzione e l’educazione dei bambini”. Si riconosce in questo lavoro un raro talento di osservazione, una conoscenza non ordinaria dei dettagli, un’esperienza consumata. Si sente soprattutto battere il cuore di un apostolo ardente di zelo per la salvezza dei suoi fratelli.

Più tardi, allarmato dai disordini della città di Napoli, fece apparire un’opera: “Ragioni cattoliche e politiche allegate per la difesa delle città devastate da un libertinaggio insolente”: uno di più belli che siano usciti dalla sua penna ed una delle più vigorose difese che siano state pubblicate mai in favore della purezza dei costumi.
Compose ancora: Mondo santificato dalla meditazione in comune nelle parrocchie. In meno di trent’ anni, apparvero trenta edizioni di questo libro e S. Alfonso ne fece il più grande elogio.
— Dopo “Il Mondo santificato” apparve: “Il Mondo riformato“: massime, pregiudizi e loro conseguenze.
Lavorò ancora alle seguenti opere: La Bestemmia, L’anima illuminata, L’Anima desolata, Della discrezione degli spiriti; Le Grandezze e le glorie della Madre di Dio,  Trattato del Santo Rosario, L’ecclesiastico santificato, il Cristiano illuminato, Devozioni verso la SS. Trinità e Maria SS. per prepararsi ad una buona morte.
Il Venerabile Padre Sarnelli cominciò ancora altre opere, ma la morte fermò questo infaticabile scrittore.

Il Beato Gennaro Sarnelli fu un eccezionale e prolifico scrittore: intenso fu lo scambio di vari appunti delle sue opere con S. Alfonso.

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1892. Congregazione generale alla presenza del Papa Leone XIII, relativa alla discussione dei miracoli proposti per la beatificazione del Venerabile Gerardo Majella.

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IN MEMORIAM

 P. Joseph Libotzki. Vienna 1841.
Il Padre Libotzki nacque il 17 febbraio 1789 a Holdenberg: Fu uno dei discepoli di San Clemente ed il solo che San Clemente abbia ammesso alla professione durante la sua permanenza a Vienna, a causa delle disposizioni ostili del governo nei confronti gli Ordini religiosi.
Egli fu uno di quelli che San Clemente mandò in Turchia, a Bucarest nel 1815. La profonda ignoranza in cui vivevano gli abitanti di questo paese fu uno degli stimoli del grande zelo del Padre Joseph. Quale vita di sacrifici e di lavoro dovette condurre! San Clemente ne aveva l’animo addolorato. Le privazioni furono tali che il P. Libotzki e suoi confratelli dovettero lasciare questo paese.
La povertà era la sua virtù favorita. Nominato rettore di Vienna nel 1826, fece regnare nella sua comunità la regolarità più perfetta. Assiduo al confessionale, ne usciva solo verso le undici per celebrare la santa messa.
La volontà di Dio era la sua grande regola di vita. Diceva: “Non mi succede mai che ciò che voglio”. E siccome qualcuno si stupiva di questa parola aggiungeva: “La ragione è che voglio unicamente ciò che Dio vuole, e così sono sempre contento”
I suoi ultimi momenti edificarono singolarmente tutti quelli che ne furono testimoni; nella sua agonia non smetteva di parlare dei suoi cari e poveri bulgari. — “Melior est enim obedientia quam victimae” 1 Re. 15, 22.
Professione: 27 settembre 1815.
Ordinazione sacerdotale: 23 dicembre 1815.

Il P. Joseph Libotzki (1789-1841), caro a San Clemente e fidato esecutore delle intuizioni pastorali del Santo – (Ritratto nel museo della Casa Maria am Gestade – Vienna).

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
LA FEDE = 26 gennaio
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