Memoriale 6 maggio

6 maggio
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1743. Primo Capitolo Generale tenutosi in Ciorani e S. Alfonso eletto  Rettore Maggiore.

1743. Primo Capitolo Generale tenutosi in Ciorani e S. Alfonso eletto
Rettore Maggiore.

Undici anni dopo la fondazione dell’Istituto, S. Alfonso pensò riunire in  Congregazione alcuni preti secolari che aveva raggruppati attorno a lui per lavorare alla salvezza delle anime e formarsi alla vita religiosa.
Senza far prevalere il titolo di fondatore, volle causare la nomina di un definitivo Superiore nelle cui mani lui e i suoi pronunciassero i voti religiosi.
Questo primo Capitolo si tenne a Ciorani. Era composto da cinque membri che avevano fatto voto di perseveranza il 21 luglio 1742: S. Alfonso, Sportelli, Mazzini, Rossi, e Villani ai quali si erano aggiunti Paolo Cafaro e Benigno Giordano aggregati recentemente all’Istituto.
In questo Capitolo, Alfonso fu eletto Rettore Maggiore.
Dopo l’elezione, i membri dell’Istituto fecero la professione religiosa; il Rettore Maggiore emise i voti nelle mani del Capitolo poi ricevette, in qualità di Superiore generale, la professione dei Padri e fratelli.
Si impegnarono non solo con i tre voti ordinari di povertà, di castità e di obbedienza, ma ancora si impegnarono di andare dappertutto nei paesi infedeli dove li inviasse il Rettore Maggiore o il Sovrano Pontefice. Aggiunsero anche un quinto voto, non accettare né dignità ecclesiastica né offici, né benefici, almeno da esservi costretti dalla volontà formale del Papa o del Superiore generale.
La Congregazione del SS.mo Salvatore diveniva, da questo giorno, una struttura religiosa, non ancora approvata dalla Chiesa, ma suscettibile di esserlo quando avrebbe preso consistenza e sviluppo per meritare questo onore.

Nella sessione seguente, ci si occupò delle regole e costituzioni, di cui la redazione era già molto avanzata. L’imitazione di Gesù Cristo, attraverso le dodici virtù, aveva orientato come base e struttura i diversi articoli della regola. Ma, da questi primi lineamenti, bisognava trarre tutta la regolamentazione relativa ai voti, agli impieghi, alle missioni, al governo della Congregazione e in particolare di ciascuna casa. Durante i dieci anni trascorsi, Alfonso non aveva cessato di lavorare a questa difficile opera, sotto la direzione e con l’aiuto di Falcoia.
Il Capitolo decise, attraverso le prescrizioni già in vigore, le note lasciate dal Falcoia, e le ordinanze prescritte nelle differenti sessioni, si lavorasse per formare, sulla base esistente, un corpo di legge organizzate completamente.
Questo lavoro di insieme  S. Alfonso intraprenderà e presenterà in seguito alla approvazione del Papa e del Capitolo Generale.
P. Berthe. Vie S. Alphonse, I, p. 247. 

Ciorani, Cappella del Capitolo – In questa stanza, trasformata in cappella, si tennero i primi Capitoli Generali dell’Istituto Redentorista: nel primo di essi, 1743, S. Alfonso fu eletto Rettore Maggiore.

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* Festa di S. Giovanni ante Portan Latinam e la ricreazione di regola.

 Diversi sono i motivi concernenti  questo giorno di festa e della ricreazione di regola.
Innanzitutto le “Regole primitive” della Congregazione, pagina 73, ci dicono che i «membri dell’Istituto professeranno un tenero e speciale amore per S. Giovanni Evangelista, discepolo prediletto del Signore, e digiuneranno alla vigilia della sua festa. Ma poiché questa festa si celebra nell’ottava del Natale, il digiuno era trasferito al 5 maggio, vigilia del giorno in cui si commemora il martirio di S. Giovanni ante Portam Latinam e si celebri questa festa con tutta la solennità possibile».
Poi la tradizione ci ricorda che S. Alfonso e i suoi consultori designavano un Santo a cui essi erano devoti nominando i Protettori della Congregazione.
Ora S. Giovanni era il Patrono del Padre Mazzini, primo compagno di infanzia di S. Alfonso, ed inoltre il Santo preferito da Mons. Falcoia.
In più, Mons. Falcoia aveva fondato a Roma, a pochi passi dalla chiesa di S. Giovanni, un convento di Pii Operai. Vi restò per venti anni, edificando preti e laici per lo spirito di preghiera, l’ attività nelle missioni e la dedizione con la quale insegnava la religione ai catecumeni giudei e maomettani.
Questi sono i motivi che riguardano questa festa.

San Giovanni ante Portam Latina, Basilica in Roma, vicina alla Porta latina delle Muro Aureliane.

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