Memoriale 7 ottobre

7 ottobre
EFFEMERIDI C.Ss.R = * 1755. Capitolo generale tenuto a Ciorani.

* 1755. Capitolo generale tenuto a Ciorani.

Ai primi del mese di ottobre ebbe luogo il Capitolo del 1755, sotto la presidenza di S. Alfonso.
Secondo le decisioni del Capitolo del 1749, quando furono approvate le nostre Regole dal Sommo Pontefice Benedetto XIV, dopo sei anni doveva aprirsi un nuovo Capitolo per esaminare se le Regole e Costituzioni aiutavano sufficientemente la santificazione dei congregati ed il buono funzionamento delle opere dell’istituto.

Ora essendo riuniti i membri del Capitolo, S. Alfonso ordinò di leggere distintamente, capitolo per capitolo, il testo delle Regole approvate da Benedetto XIV così come le Costituzioni esplicative della stessa Regola, chiedendo a ciascuno se queste differenti prescrizioni erano in vigore.
L’osservanza regolare fioriva in tutta la Congregazione e lo spirito primitivo dell’istituto animava tutti i congregati. Così, fatta la lettura della Regola e Costituzioni, ed essendo state unanimemente esaminate ed accettate alcune aggiunte, S. Alfonso dichiarò, dopo aver constatato che la perfetta regolarità regnava nell’istituto, soprattutto in materia di povertà e di ubbidienza, che il Capitolo doveva considerarsi finito e disciolto.
Ciascuno fu del suo parere, e si cantò il Te Deum di ringraziamento. Il Capitolo si concluse il 15 ottobre.
P. BERTHE. Vita del S. Alfonso. I, p. 527.
Archivio di Ciorani.

Ciorani – Il ritratto di S.Alfonso al centro degli altri ritratti di Redentoristi  nella Cappella del Capitolo. Una targa ricorda i principali avvenimenti che qui si sono tenuti.

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IN MEMORIAM 

Il Servo di Dio P. Gilles Vogels. Amsterdam, 1877.
Gilles Vogels venne al mondo il 30 luglio 1804 nel villaggio di Nuemen, situato nella parte settentrionale del Brabant. Trascorse la gioventù nell’esercizio delle virtù, e si fece notare per il rapido progresso nello studio delle lettere e scienze.
Promosso al sacerdozio, si prodigò ad istruire ed a formare alcuni chierici che si indirizzavano al seminario. Preposto poi al servizio di una cappella di Tilbourg, compì questo incarico per quattordici anni, dando testimonianza di un fervore veramente sacerdotale e di inesauribile carità.
Egli si prescrisse una regola di condotta corrispondente in maniera eccellente ai divini consigli e l’osservò fedelmente al punto che appariva agli occhi di tutti come un uomo di una coscienza eroica.
Un giorno, mentre leggeva nella Sacra Scrittura la parola del Salvatore: «Prendete su di voi il mio giogo», sentì una voce interiore dirgli: nella Congregazione del Santissimo Redentore. Questa circostanza lo colpì tanto più che mai prima aveva pensato di entrare in un istituto religioso.
Dopo avere pregato molto e consultato il suo direttore, sollecitò la sua ammissione nella famiglia di S. Alfonso. Il lavoro della santificazione personale fu da questo momento oggetto costante di tutti i suoi sforzi. Si può dire, con tutta verità, che l’ubbidienza diventò la compagna e la direttrice della vita religiosa.
Non si risparmiava in nessun caso: oltre le penitenze corporali inseparabili della vita regolare, si impose numerose pratiche di mortificazione, mostrando una stupefacente volontà a dominare il suo corpo con discipline, digiuni ed altre macerazioni.

Amantissimo del ritiro, trascorreva gran parte del giorno nella meditazione, preghiera, fino a notte inoltrata. Il tempo che gli restava lo adoperava alla redazione di diverse opere.
Il P. Vogels pubblicò un’opera intitolata: L’anima unita a Gesù sulla strada del calvario che ebbe in Olanda un successo straordinario. Poi: Trattenimenti spirituali con Gesù e Maria.
L’amore del P. Vogels per la Madonna era uguale allo zelo per farla conoscere, ed si stimava felice se gli fosse dato di morire il giorno della festa della Madonna del Santo Rosario. Questa gioia non gli fu rifiutata.
Il P. Duhamel tradusse in francese i due lavori del P. Vogels.  – «Qui sunt Christi, carnem suam crucifixerunt». Gal. 5-24.
Professione: 16 luglio 1844.
Ordinazione sacerdotale: 1 marzo 1828.

Il Servo di Dio G. Vogels in un bel ritratto nella Casa di Wittem, Olanda.

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P. Ernest Tailleur. Saint-Nicolas-du-Port, 1903.
Il P. Tailleur nacque ad Abaucourt (Lorraine), il 18 giugno 1861, da una famiglia essenzialmente cristiana. A dodici anni, entrò nell’aspirantato di Contamine. Appena fu ordinato sacerdote, il P. Tailleur diventò santamente un appassionato missionario per la salvezza delle anime.

La Lorena, antica terra di fede, ebbe le sue primizie. La predicazione, di una convinzione penetrante, trovava profondo eco. Si diceva di lui: Oh! quello sì, ha la fede e costringe gli altri ad averla.

Ai suoi piedi, gli ascoltatori dimenticavano che può esistere una retorica più sapiente, una dizione più perfetta, gesti meglio studiati; erano conquistati, volontariamente o involontariamente, da questo missionario che predicava loro con elevato fervore di convinzione la religione di Gesù Cristo.

Rettore di Saint-Nicolas-du-Port, amava la Congregazione come madre. Cosa non fece per procurare ad Attert un alloggio ai confratelli, ai novizi ed agli studenti, nel 1903 al tempo dell’espulsione dei religiosi? A questo compito, consacrava il tempo, la salute ed il denaro. Queste preoccupazioni materiali non gli impedivano di badare alle missioni ed ai ritiri spirituali e predicare nelle cappelle: per il Padre Tailleur furono due anni di un continuo sovraffaticamento.

Quando, dopo aver sfondato le porte del convento, fu trascinato fuori in catene, fu per lui come una risurrezione. Cominciò una campagna di ritiri spirituali e Dio sa se avesse avuto bisogno di riposo. Tanta stanchezza, tante emozioni portate a colpo sicuro, l’avevano colpito al cuore. Malgrado tutte le suppliche, volle ricominciare un nuovo ritiro; e con nuove energie riuscì a portarlo a termine.

Il P. Tailleur morì due mesi dopo l’espulsione dal convento, le armi in pugno, dopo alcuni giorni di malattia. L’intera città di Saint-Nicolas, ove era universalmente amato e stimato, rimase addolorata. Il funerale fu presieduto da Monsignore Turinaz, vescovo di Nancy. Prima della benedizione, Monsignore salì sul pulpito, e con magnifico linguaggio, reso ancora più eloquente dall’emozione che provava, ricordò alla folla chi era stato il Padre Tailleur: un santo religioso, un apostolo importante, un amico del popolo e la persecuzione ne aveva fatto un martire.
 – «Cor meum et caro mea exultaverunt in Deum vivum». Sal. 63.
Professione: 24 settembre 1879.
Ordinazione sacerdotale: 30 maggio 1885.

La Cappella della Casa di Saint-Nicolas-du-Port nel 1938. Qui nel 1903 morì il P. P. Ernest Tailleur compianto da tutta la città.

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
RACCOGLIMENTO = 7 ottobre
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