Memoriale 8 giugno

8 giugno
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1750. Benedetto XIV approva le Regole dell’Ordine delle Redentoriste.

1750. Benedetto XIV approva le Regole dell’Ordine delle Redentoriste.

Le Monache Redentoriste si erano stabilite a Scala da trenta anni.
La Santa Sede, il 25 febbraio 1749, aveva accordato l’approvazione alla nostra Congregazione e si apriva un’opportunità favorevole per sollecitare lo stesso favore per le Redentoriste.
Queste avevano come superiora Madre Maria-Raffaella della Carità di cui S. Alfonso aveva grande stima ed a cui non risparmiò incoraggiamenti e consigli.
Avendo il monastero di Scala tutti i requisiti richiesti per l’approvazione,la Congregazione del Concilio emise voto favorevole e Benedetto XIV lo ratificò con un Breve dell’ 8 giugno 1750.
Così il voto eroico fatto da Sant’Alfonso, vent’anni prima, di restare fedele alla sua vocazione anche se tutti l’avessero abbandonato, veniva magnificamente ricompensato; e se, come dice l’illustre avvocato della causa di Beatificazione del Santo, la Chiesaè debitrice a questo voto dell’esistenza dell’Istituto, ugualmente è certo che, senza il fedele adempimento di questa generosa decisione, l’Ordine delle Redentoriste non sarebbe mai esistito.
Processo di canonizzazione. Responsio ad animad. p. 50.
P. DUMORTIER. Le prime Redentoristine. p. 46.  

Madre Raffaella della Carità in un’antica immagine: ottenne l’approvazione delle Regole dell’Ordine e successivamente rispose all’appello di S. Alfonso, eletto vescovo nel 1762, per fondare il monastero di S. Agata.

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1870. Seconda partenza dei Redentoristi francesi per l’America del Sud: Riobamba. 

Si conosce l’astuzia di Mgr Ordônez per ottenere la fondazione di Riobamba. (Vedere 8 aprile). La scelta del P. Desurmont di scegliere il P. Didier come Vice Provinciale della colonia ecuadoriana, (Cuenca e Riobamba), fu gradito al Padre Generale. Il P. Didier era munito di poteri straordinari, richiesti per la grande distanza e le circostanze eccezionali.
I Padri Célestin Étienne e Joseph Bivona, accompagnati dai Fratelli Théophile ed Alvaro Torners, con a capo, il P. Didier si prepararono per la partenza che ebbe luogo il giorno 8 giugno. Il P. Francesco Lorthioit, superiore a Téterchen in assenza del P. Desurmont, organizzò per il 6 giugno una emozionante festa di famiglia in onore degli apostoli dell’Ecuador.
P. QUIGNARD. Vita del P. Didier, p. 42-43.

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1877. Decreto di Pio IX che dichiara eroiche le virtù del Venerabile Gerardo Maiella. 

Il giorno 8 giugno 1877, la santa Chiesa celebrava la festa del Sacro Cuore di Gesù e molti vescovi erano venuti a Roma in occasione del giubileo episcopale di Pio IX. Queste circostanze diedero uno splendore insolito alla proclamazione del decreto sulla eroicità delle virtù. Erano presenti, accanto al Papa, il Rev.mo Padre Nicolas Mauron, il cardinale Dechamps, il Padre Quéloz, postulatore della causa, e un buono numero di vescovi e di cardinali.

Antica immaginetta francese del Beato Gerardo Maiella (in AGHR).

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IN MEMORIAM 

P. Jean Pilat. Bruxelles 1878.
Nato a Praga nel 1799, Jean Pilat era addetto al ministero dei lavori pubblici, quando conobbe San Clemente. Voleva farsi Redentorista, ma un ostacolo sembrava insormontabile. Il governo aveva emanato una legge secondo la quale nessuno poteva iniziare lo studio della teologia senza avere seguito un corso pubblico di filosofia.
Ora Pilat aveva studiato filosofia attraverso lezioni private. Una provvidenziale circostanza lo condusse dal Padre Passerat a Vienna. Questi lo condusse dall’imperatore e difese così bene la sua causa che l’ostacolo legale fu rimosso con una dispensa.
– Diventato religioso Redentorista, fece parte del gruppo che, nel 1826, si imbarcò per Lisbona inviato dal Rev.mo Padre Passerat.

In seguito esplicò la sua attività in Belgio. Il suo ministero fu fecondo, soprattutto al confessionale. Il nunzio di Bruxelles, Mons. Gioacchino Pecci, poi papa Leone XIII, era suo penitente. Alla sua morte, il papa Leone XIII gli mandò la benedizione apostolica. – – «Docebo vos  viam bonam et rectam». 

Papa Leone XIII quando era ancora vescovo ed conosciuto come Mons. Gioacchino Pecci, era penitente del P. Pilat. Alla morte del redentorista, il Papa gli mandò la benedizione apostolica.(foto da internet).

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Fr. Jérôme Mollier. Saint-Nicolas-du-Port, 1880. Novizio corista.
Il caro Fratello Jérôme, nacque il 26 settembre1858 aBellecombe, in Savoia, da genitori cristiani ed onesti. Vivevano dello sfruttamento di un mulino, della cultura dei campi e dell’allevamento del gregge.
In occasione di una missione predicata nella sua parrocchia dal P. Costant Rose, Rettore di Contamine, il giovane Mollier sentì nascere nel suo cuore il desiderio di diventare Redentorista. Non gli costò nessuno sforzo adattarsi alla disciplina dell’Aspirantato che si apriva allora a Contamine. Fece stupefacenti progressi nella virtù, nello studio del latino e delle scienze esatte.
Si ammirava in questo ragazzo una fede molto viva ed un grande spirito di mortificazione. Una abbondante emorragia, sopraggiunta durante il noviziato, mise in luce un difetto di costituzione. Impaziente di guarire per emettere i voti, Fratello Mollier era diventato molto esigente e molto difficile. Ma questo nervosismo passeggero, ben presto diede posto ad una sola preoccupazione: quella di avanzare il più possibile nell’amore di Nostro Signore, moltiplicando le orazioni, le letture, gli atti di conformità perfetta alla volontà di Dio.
Questa condotta, che gli faceva praticare la virtù in grado più che ordinario, edificò grandemente i superiori ed i confratelli, durante gli ultimi cinque mesi della sua vita. Il Fratello Mollier ebbe la felicità di pronunciare i suoi voti sul letto di morte il giorno 8 giugno. – «Memor esto mei». Tb. 3. 3.

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
PURITA’ = 8 giugno
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