Mercurio Natale redentorista

P. Natale Mercurio (1883-1934) – Italia.

Il P. Natale Mercurio, nato il 28 marzo 1883 a Gragnano, legato coi voti al nostro Istituto dal 1 novembre 1902, sacerdote dall’8 settembre 1909, a pochi giorni dalla celebrazione del suo 25° sacerdotale, pur essendo in florida salute, era già maturo per il cielo.

L’11 settembre 1934, reduce da Pacognano, ove aveva predicato la sera precedente, percorrendo la linea ferroviaria Cumana, diretto alla località Girolamini, per prenotarsi per la cura termale, che avrebbe iniziata il giorno successivo, fu colpito sul treno da apoplessia, restando privo di sensi. Il personale del treno, con atto di alta umanità, pensò a trasportarlo fino a Pozzuoli, ove soltanto poteva trovarsi un pronto soccorso. Quivi, a gran fatica, fu posto giù dal treno, mentre l’Ill.mo Capostazione, mobilitando il suo personale, provvedeva con vettura al trasporto del moribondo all’Ospedale Civile, ove ricevette le più sollecite cure dal valentissimo Dottore Procolo Artiaco, Direttore dell’Ospedale. Nondimeno lo stato era gravissimo: «emorragia cerebrale», e nessuno poteva illudersi.

La dolorosa notizia si diffuse in città, e il Vescovo, saputo dell’incidente capitato ad un sacerdote sconosciuto, accorse al suo capezzale e, dalle vesti, riconobbe un figlio di S. Alfonso. Con gesto paterno il venerando Prelato comunicò il sinistro al Provinciale in Pagani, ai Redentoristi di Napoli e a quelli di Ciorani, ove risultava di famiglia l’infermo.
Fece amministrare la estrema Unzione e l’assoluzione, raccomandandolo, con paterna sollecitudine ai Sanitari, alle Suore e al Rev.mo Cappellano dell’ospedale.

Nella notte giungevano i Redentoristi addoloratissimi della disgrazia, ma edificati dalla nobile gara di carità nei riguardi dell’infermo. Più tardi giungevano anche i familiari.
Profittando di un momento di sensibilità, l’infermo si riconciliò e ricevette il santo Viatico alla presenza del Vescovo, dei Redentoristi e molti Ecclesiastici.
Incessanti furono le premure di tutti per salvarlo; ma la volontà di Dio non mutò e, alle ore 5 del 16 settembre, il P. Mercurio, in età di anni 51, volava al cielo, lasciando di sé indelebile ricordo di missionario zelante ed infaticabile.

La salma, rivestita delle lane di S. Alfonso, fu esposta su ricco catafalco nella Parrocchia di S. Maria, tra fiori e ceri. La Messa di requie fu celebrata dal P. Parlato, rettore della Basilica di Pagani, assistito dai PP. Pacifico e Vitullo. Erano presenti il Parroco Maddaluno, molti chierici, giovani dell’Azione Cattolica, i Redentoristi e una marea di popolo. La « schola cantorum » locale eseguì egregiamente una commoventissima Messa.
A funzioni terminate, si svolse lentamente il corteo funebre fino ai Cappuccini, poi il feretro partiva alla volta di Ciorani. Lungo il percorso tutte le porte erano chiuse e le saracinesche abbassate in segno di lutto: prova mirabile della gentilezza e pietà di Pozzuoli.

Lungo il tratto S. Severino – Ciorani fu necessario procedere lentamente, perché in tutti i paesi si accodavano al corteo fedeli angosciati dal dolore e bimbe con fiori. A Ciorani, la bara, coperta di fiori, fu collocata nella nostra chiesa su apposito catafalco circondato da ghirlande e piante; e il P. Provinciale, venuto espressamente da Pagani, impartì l’assoluzione.

Nel giorno 18, dopo solennissimi funerali e messe di requie, la salma fu trasportata al cimitero, ove le spoglie mortali dell’indimenticabile missionario, in compagnia di altri missionari ivi sepolti, attenderanno la gloriosa risurrezione.

S. ALFONSO, anno 1934, pag. 273.

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Profilo tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985

P. Natale Mercurio, redentorista nativo di Gragnano, morto a 51 anni di età, colpito da emorragia celebrale mentre viaggiava in treno.
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