Paniccia Giovanni Battista redentorista

P. Giovanni Battista Paniccia (1847-1935) – Italia.

P. Giovanni Battista Paniccia (1847-1935)

La Provincia Romana dei Redentoristi perdeva il 6 aprile 1935 il più venerando dei Padri nella persona del P. Paniccia.

Nacque in Frosinone il 17 febbraio 1847 da una famiglia nella quale la pietà era ingenita. Tre sorelle abbracciarono lo stato religioso, di due fratelli uno entrò nell’Ordine Circestense di Casamari e ne fu anche Abate; l’altro, il nostro P. Paniccia, si fece Redentorista.

La madre, rimasta vedova, si ritirò in un monastero di Agostiniane, dove visse santamente i suoi ultimi anni. Due zii, (i Padri Mascetti) furono celebri nostri missionari. Erano di Sora Carnello, il primo P. Francesco Saverio morì a Frosinone nel 1878.

Il piccolo Giovanni si diè a frequentare il Collegio nostro, donde la sua vocazione ad abbracciarne la vita. Accettato, a 16 anni di età, dallo stesso Rettore Maggiore Mauron, fu inviato a Bussolengo (Verona) per compiervi gli studi ginnasiali e passarvi l’anno di noviziato.
I tempi burrascosi attraversati allora dall’Italia (1866-1878), costrinsero lo studente Paniccia, insieme ad altri suoi confratelli religiosi, a lasciare la patria e rifugiarsi a Puchheim (Austria) dove nella quiete terminò i suoi studi e fu ordinato sacerdote nel 1870.

Tornata la pace in Europa, il neo-sacerdote Paniccia tornò in Italia e fu assegnato di residenza al Collegio di Frosinone. Poco tempo dopo i superiori lo chiamarono nella Casa Generalizia di Roma per assumere la missione di Maestro dei Novizi e Prefetto degli Studenti.
Ma mentre attendeva alla formazione spirituale dei nostri giovani si dava anche al ministero sacerdotale nella nostra chiesa, officiandola, predicando e confessando specialmente le anime consacrate a Dio nella religione.
Dopo quasi 25 anni di questa vita, fu mandato come Superiore nel nostro Collegio di Frosinone e per vario tempo come Ministro nel Collegio di Scifelli, edificando tutti e dappertutto con la sua vita santa.

Nota specifica del P. Paniccia fu una grande purezza di coscienza che rasentava la scrupolosità, divenuta proverbiale tra i suoi confratelli ed anche estranei. Nutrì una speciale devozione verso Gesù Sacramentato e Maria SS.

Negli ultimi anni con la testa china sul petto per vecchiaia e con la corona del Rosario, continuamente in mano, ricordava la figura di S. Alfonso. Il popolo lo venerava come un santo.
Solenni riuscirono i funerali.

Io l’ebbi per Maestro per pochi mesi in Roma nell’anno 1892-93. Come era amabile!

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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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Ritratto fotografico del P. Giovanni Battista Paniccia, bella figura di redentorista impegnato nella formazione dei giovani e nell’apostolato del confessionale. Morì nel 1935.
Ritratto fotografico del P. Giovanni Battista Paniccia, bella figura di redentorista impegnato nella formazione dei giovani e nell’apostolato del confessionale. Morì nel 1935.

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