Penteado de Oliveira Antônio redentorista

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P. Antônio Penteado de Oliveira, C.Ss.R. 1896-1968 – Brasile.

P. Antônio Penteado de Oliveira, C.Ss.R. 1896-1968.

Il redentoristaP. Antônio Penteado de Oliveira, 1896-1968, Brasile, Provincia di Vice-Provincia Brasiliana. Noto per le sue pozioni alle erbe che distribuiva ai numerosi “malati”. Come Vicario di Aparecida, dotò la Basilica di grandi miglioramenti: banchi nuovi, passaggio dietro l’altare maggiore per la visita della Immagine, ingrandimento della cappella del Santissimo Sacramento, e in particolare il carillon di sei campane acquistate a Trento in Italia. Morì a 72 anni.

Dati Ufficiali

  • Cognome = Penteado de Oliveira
  • Nome = Antônio
  • Nazionalità = Brasile – (Vice-Provincia Brasiliana)
  • Nato = 12-Dic-1896
  • Morto = 24-Dic-1968
  • Professione = 02-Ago-1918
  • Sacerdote = 05-Ago-1923

Il nostro “Frei Antão” del famoso “limoncino di Dio”. Campinas-SP, nacque il 12 dicembre 1896, ed entro nel Givenato C.Ss.R. nel 1911. Dopo la sua professione (1918) andò in Germania, per gli studi superiori.
Ritornato in Brasile nel 1925, fu nominato professore del Giovenato, poi andò a Goias, dove ha lavorato come missionario fino al 1930. Da quell’anno ha vissuto quasi sempre nelle case di San Paolo, esercitando gli uffici più diversi. Fu superiore a Tietê, Campinas (GO), Aparecida e Penha; consultore provinciale più volte, insegnate nel Giovenato, Maestro del secondo noviziato, redattore e direttore della rivista “Santuario di Aparecida”.

Dal 1933 al 1935, come Vicario di Aparecida, dotò la Basilica di grandi miglioramenti: banchi nuovi, passaggio dietro l’altare maggiore per la visita della Immagine, ingrandimento della cappella del Santissimo Sacramento, e in particolare il carillon di sei campane acquistate a Trento in Italia.

Nominato Redattore della rivista “Santuario” ha scritto molto sulle piante medicinali nel ” Consultório de Medicina Caseira”e su questioni di fede e morale nel “Consultório de Frei Antão.”
Fu in Aparecida, intorno al 1960, quando, sentendosi malato al fegato, chiese ad un confratello di dargli a provare un bicchiere di tintura indicato per il caso. Sorpreso dall’effetto, si innamorò delle piante medicinali, e ne divenne appassionato. Se esse non vissero per lui, lui è venuto a vivere solo per loro: installò nel Giovenato (Aparecida) come un laboratorio per le sue pozioni; cominciò a leggere e a studiare tutto che si riferiva alle piante medicinali.
Sul tema scrisse articoli e foglietti che lui stesso diffondeva con entusiasmo, sempre esaltando le virtù delle piante medicinali, in particolare il “limoncino di Dio “. E chiunque chiedeva un bicchiere di medicina, doveva ascoltare un fervida elogio delle piante, poi una completa apologia della pozione; finalmente … riceveva la medicina.

Nei suoi ultimi mesi di vita trascurò un po’ il “limoncello di Dio”, innamorandosi dell’ aglio e della cipolla. Ma la morte, che non conosce medicine, andava annunciandosi attraverso varie complicazioni.
Il 22 dicembre 1968 si sentì male; dovette essere portato alla Casa Santa. A nulla servirono i trattamenti medici. I puntatori stavano già indicando l’infinito, e il 24, poco dopo la mezzanotte, un collasso portò il nostro confratello per il Natale dell’eternità.

CERESP
Redentorista Centro di Spiritualità – Aparecida-SP
Pe.Isac Barreto Lorraine C.Ss.R (In memoriam)
Pe.Vitor Hugo Lapenta CSsR
Pe.Flávio Cavalca Castro CSsR.

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