Pinto De Andrade Antônio redentorista

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P. Antônio Pinto de Andrade, C.Ss.R. 1894-1968 – Brasile

P. Antônio Pinto de Andrade, C.Ss.R. 1894-1968.

 Il redentorista P. Antônio Pinto de Andrade, 1894-1968, Brasile, Vice-Provincia Brasiliana. Missionario semplice, buono. È siaro vicino a tutti con la sua affabilità, lasciando l’esempio di un grande zelo, un grande amore alla Madonna e alla Congregazione. Morì a 73 anni.

Dati Ufficiali

  • Cognome = Pinto de Andrade
  • Nome = Antônio
  • Nazionalità = Brasile – (Vice-Provincia Brasiliana)
  • Nato = 04-Dic-1894
  • Morto = 05-Mar-1968
  • Professione = 02-Ago-1916
  • Sacerdote = 15-Apr-1922

Un grande confratello, non solo per la sua stazza, ma soprattutto per la sua immensa semplicità. Grande, generoso e comprensivo, il suo cuore era nel suo modo di parlare e di agire.
Figlio di contadini, Padre Andrade nacque a Patrocinio Paulista, il 4 dicembre 1894 e fece la professione nel 1916. Fece i suoi studi di filosofia e di teologia in Germania. Nel 1922 fu ordinato sacerdote  e poi tornò in Brasile.

Missionario per più di 20 anni, predicò in molte città di San Paolo, Minas Gerais, Parana e Rio Grande do Sul. Nelle sue prediche o conferenze non gli importava molto del linguaggio: ordine nelle idee o linguaggio forbito erano cose che ignorava; ma la sua semplicità, il suo zelo e il suo cuore avevano risultati sorprendenti.
Allegro e comprensivo, era un confratello stimato da tutti, sempre pronto ad animare le ricreazioni e le feste  di comunità con il suo buon umore e gli scherzi innocenti.

Nella rivoluzione del 1932 fu cappellano militare, lasciando tra comandanti e i soldati la memoria di un grande amico, per la sua gentilezza, la cura e il buon umore.
Come superiore e Vicario di Aparecida fu di un’attività straordinaria, non risparmiandosi quando si trattava della Basilica, della Parrocchia, dei pellegrini e della Congregazione.
Non poco ebbe a soffrire perché incapace di prevenzioni riguardo alle autorità o ai suoi collaboratori. Nel suo ottimismo, gli piaceva fare grandi progetti, sognando Aparecida trasformata in un importante centro religioso, capitale mariana del Brasile e del mondo.

Nei suoi ultimi anni, non fu più più in grado di lavorare come desiderava. Rimase in Aparecida, aiutando al confessionale. In casa si occupava di vetri colorati, distribuendoli ai pellegrini che venivano a lui.
Sognava di terminare i suoi giorni nella terra della Madonna, in cui avevano tanto lavorato. Ma fu trasferito a São João da Boa Vista. Malato, non ci fu rimedio per curare la sua malattia. Era arrivato a Sao Paulo con il cancro, e fu destinato  alla Santa Casa. A nulla servì l’operazione che finì ad abbatterlo ancora di più.
Con pazienza ammirevole e pregando sempre, cercava di essere allegro e gentile con tutti coloro che venivano a visitarlo. Ma sapeva che i suoi giorni volgevano alla fine.

Era molto tranquillo la mattina del 5 marzo 1968, quando iniziò l’attraversamento del Mar Rosso per raggiungere l’eternità alle 5 del mattino.
Lascia in tutti l’esempio di un grande zelo, un grande amore alla Madonna e alla Congregazione..

CERESP
Centro Redentorista de Espiritualidade
– Aparecida-SP

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