Pollio Alessio redentorista

Fratello Alessio Pollio (1738-1813). – Italia.

Fratello Alessio Pollio (1738-1813).

Nacque in Napoli nel 1738 da pii genitori.
Esercitava l’arte di calzolaio ed aveva 20 anni quando il Vescovo S. Alfonso lo prese a servizio, né mai lasciò questo padrone venerato, del quale come testimone narra le virtù nel processo di canonizzazione.

Egli dice «Ebbi nel 1758 la fortuna di conoscere, la prima volta, il Ven. Servo di Dio, Alfonso Maria de’ Liguori, portatosi egli in Napoli per essere andato a visitarlo col mio direttore, il fu D. Urbano Cimmino, e per la vicinanza della mia abitazione a quella del palazzo di D. Ercole de’ Liguori, il fu fratello del Ven. Servo di Dio, ricevendone da lui in questa visita ottimi sentimenti riguardo allo spirito, non mancando mai io di andarlo di poi a visitare o solo, o unito col suddetto fu D. Urbano, sempre che sentiva essere egli in casa del suddetto fu D. Ercole.

«Consacrato poi che fu vescovo, ritornato da Roma nell’ anno 1762, mi prese a suo servizio con tutta mia consolazione, e l’ho servito sino alla sua santa morte con intrinseca familiarità, e con parlarci di continuo o di cose attinenti allo spirito o al mio impiego».

Alessio era devoto e virtuoso, eppure S. Alfonso non ebbe pace finché non l’ebbe ammogliato, tanto temeva di esporre i suoi servitori a commettere peccato.

Nel dì 4 ottobre 1780 S. Alfonso scrisse alla Superiora delle Redentoriste di S. Agata dei Goti:

«Mi consolo in sentire che in questo corrente mese, prendono l’abito due figliole per così aumentarsi il numero di coteste religiose. Prego Gesù Cristo che voglia comunicar loro il suo spirito. Sento ancora  che entrerà nel medesimo giorno la figlia di Alessio.
La raccomando alla sua carità; e se mai potesse V.R. farle qualche agevolezza, stante la strettezza in cui si ritrova Alessio per la spesa che gli corre, l’avrei molto a caro.
In fine raccomandandomi alle sue orazioni e di tutta cotesta sua Comunità, la benedico e resto rassegnandomi di V. R. U.mo servo
Alfonso Maria Dei Liguori Vescovo
(P.S.) La prego a sbrigare subito Alessio, perché qui mi è necessario.

Alessio, dopo che ebbe collocata in Monastero la figlia, prese l’ abito della nostra Congregazione e morì santamente nel nostro Collegio di Pagani.
(Berthe 688 a 985)

Aggiornamento dati.
Nel 1790 fece parte della spedizione dei Redentoristi che fondarono le tre Case di Calabria: Tropea, , Catanzaro e Stilo.
Il 18 maggio 1790 partirono per la Calabria i Redentoristi: 13 padri, 3 studenti e 4 fratelli laici, tra i quali. Alessio Pollio che aveva 48 anni.
Il 21 maggio i missionari giunsero a Tropea e di lì si distaccarono alcuni a Catanzaro e altri a Stilo.
Dal 2 aprile 1791 Fratello Alessio Pollio, nella qualità di procuratore del p. Fabio De Buonopane, seguì i lavori di adattamento dello stabile che fu la Casa dei Gesuiti a Tropea.
(da uno studio di Giovanni Vicidomini, CSs.R., in Spicilegium Historicum, 54 (2006) pp. 259-298).

Nel Database ufficiale redentorista non è riportata la data della professione di Alessio Pollio, ma solo quella sua morte: 23 gennaio 1813.

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Profilo tratto da
Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone – vol.1
Pagani, Archivio Provinciale Redentorista
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Fratello Alessio Pollio era un calzolaio di Napoli. Entrò a servizio di Mons. Alfonso de liguori, il quale volle che si sposasse. Morta la moglie e sistemata la figli nel Monastero di S. Agata prese l’ abito redentorista, seguendo il santo vescovo a Pagani, dove morì santamente.
Fratello Alessio Pollio era un calzolaio di Napoli. Entrò a servizio di Mons. Alfonso de Liguori, il quale volle che si sposasse. Morta la moglie e sistemata la figli nel Monastero di S. Agata prese l’ abito redentorista, seguendo il santo vescovo a Pagani, dove morì santamente nel 1813, dopo aver preso parte della spedizione dei missionari in Calabria nel 1790.

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