Pregare sempre 141_14

PreghieraContinua4bis5 Sett. di Pasqua – mercoledì 21/5/14 – Preghiere per le feste mariane = Visitazione della B. Vergine Maria (31 mag.)
Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai creduto (Lc 1, 45).

•  La tua Chiesa ti magnifichi, o Signore, perché hai operato grandi cose per quelli che sull’esempio di Maria credono nella tua parola; e come Giovanni sentì la presenza nascosta di Cristo tuo Figlio, così il popolo esultante riconosca nel mistero eucaristico la presenza viva del suo Signore.
(Dopo la Comunione). Messale Romano

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• O Maria, tu « andasti in fretta in una regione montuosa » per salutare Elisabetta, ed ivi rimanesti al suo servizio per tre mesi… O Vergine santa, quanto è fervorosa la tua carità nel cercare la grazia, quanto luminosa la tua verginità nella carne, quanto eccelsa la tua umiltà nel presentarti al servizio altrui! Se infatti chi si umilia sarà esaltato, che cosa di più sublime della tua umiltà, o Maria? Al vederti, Elisabetta si meraviglia ed esclama: « Donde a me tanto onore che la Madre del mio Signore venga a me? ». Ma ancor più ella si meraviglierà nel costatare che anche tu, o Maria, a somiglianza del tuo Figlio, non sei andata da lei per essere servita ma per servire.
(S. Bernardo, De aquaeductu 9).

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• Cantando il tuo Figlio, o Madre di Dio, tutti ti celebriamo come un tempio vivente. Nel tuo grembo abitò il Signore; colui che l’universo accoglie nella sua mano, ti fece santa e ricca di gloria; egli insegnò a tutti a cantare:
« Ave, dimora di Dio e del Verbo; ave santa più grande dei santi; ave, arca rivestita d’oro per lo Spirito Santo; ave, tesoro inesauribile di vita;.., ave, augusto vanto di santi sacerdoti; ave, torre incrollabile della Chiesa;… ave, per te s’innalzano i trofei; ave, per te i nemici cadono; ave, salute del mio corpo; ave, salvezza della mia anima ».
O Madre, degna d’ogni canto, Genitrice del Verbo Santissimo più di tutti i santi, accogli ora l’offerta: libera tutti da ogni sventura e riscatta dalla pena futura quanti insieme proclamano: Alleluia!
(Romano Il Melode, Inno acatisto 23‑4)

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Vergine immacolata e benedetta, regina mia, tu ti desti tanta fretta per visitare e santificare colla tua visita la casa di Elisabetta; deh visita, e visita presto la povera casa dell'anima mia: essa è povera e inferma di molti mali: di affetti sregolati, di cattive abitudini e di peccati fatti. Tu la puoi far ricca, o tesoriera di Dio; e tu la puoi guarire da tutte le sue infermità. Visitami dunque in vita e visitami poi specialmente nel punto di morte, perché allora mi sarà più necessaria la tua assistenza. Al presente mi contento che mi visiti colla tua misericordia: mi basta che preghi per me (S. Alfonso).
Vergine immacolata e benedetta, regina mia, tu ti desti tanta fretta per visitare e santificare colla tua visita la casa di Elisabetta; deh visita, e visita presto la povera casa dell’anima mia: essa è povera e inferma di molti mali: di affetti sregolati, di cattive abitudini e di peccati fatti. Tu la puoi far ricca, o tesoriera di Dio; e tu la puoi guarire da tutte le sue infermità. Visitami dunque in vita e visitami poi specialmente nel punto di morte, perché allora mi sarà più necessaria la tua assistenza. Al presente mi contento che mi visiti colla tua misericordia: mi basta che preghi per me (S. Alfonso).