Pregare sempre 19

Tempo Ordinario  2 sett.  domenica  – L’Agnello di Dio.
 Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo (Gv 1,29).

 

• O Padre,  che in Cristo,  agnello pasquale e luce delle genti,  chiami tutti gli uomini  a formare il popolo della nuova alleanza,  conferma in noi la grazia del battesimo  con la forza del tuo Spirito,  perché tutta la nostra vita proclami il lieto annunzio del Vangelo.
 (Messale Romano).

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• O Verbo! O Gesù! Quanto sei bello! Quanto sei grande! Chi arriverà a conoscerti? Chi potrà comprenderti? Deh, fa’, o Gesù, ch’io ti conosca e ti ami.

Tu che sei la luce, lascia scendere un raggio sulla mia povera anima, affinché ti possa vedere e comprendere. Lascia volgere lo sguardo a te, bellezza infinita. Vela alquanto gli splendori della tua gloria affinché io possa contemplare e vedere le tue perfezioni divine.

Apri le mie orecchie, ch’io possa udire la tua voce e meditare i tuoi divini insegnamenti. Apri anche il mio spirito e il mio intelletto affinché la tua parola giunga sino al mio cuore, la gusti e la comprenda.

Suscita in me una gran fede in te, affinché ogni tua parola sia luce che mi rischiari, che mi attragga a te, e mi induca a seguirti in tutte le vie della giustizia e della verità.

O Gesù, o Verbo, tu sei il mio Signore, il mio unico e solo maestro: parla; io voglio ascoltarti e mettere in pratica la tua parola. Voglio ascoltare la tua parola perché so che viene dal cielo. Voglio ascoltarla, meditarla, metterla in pratica, perché nella tua parola c’è la vita, la gioia, la pace e la felicità.
Parla; tu sei il mio Signore e il mio maestro, ed io non voglio ascoltare che te.
(A. Chevbier, Il vero discepolo p XVIII).

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da “Intimità divina”
Roma 1992

O caro mio Redentore, o Agnello di Dio, che sei venuto al mondo, non già a castigare, ma a perdonare i peccati, deh perdonami presto, prima che venga quel giomo, in cui mi hai da essere giudice... Deh per li meriti della tua morte dammi una grazia grande, che mi muti da peccatore in santo... Io non ti chiedo beni di terra, domando la tua grazia il tuo amore, e non altro. .. Abbi pietà di me. (S. Alfonso).
O caro mio Redentore, o Agnello di Dio, che sei venuto al mondo, non già a castigare, ma a perdonare i peccati, deh perdonami presto, prima che venga quel giorno, in cui mi hai da essere giudice… Deh per li meriti della tua morte dammi una grazia grande, che mi muti da peccatore in santo… Io non ti chiedo beni di terra, domando la tua grazia il tuo amore, e non altro. .. Abbi pietà di me. (S. Alfonso).