Pregare sempre 276

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26ª settim. Tempo Ord. – Giovedì – Spirito Consolatore
Spirito Santo, che io sia abbeverato da te e in te goda i frutti del gaudio e della pace (1 Cr 12,13; Gl 5, 22).

• O Spirito Santo, tu sei presente a tutte le cose in modo immateriale, senza forma, senza mutazione, ma non cessi dal rimanere ineffabilmente assiso insieme col Padre, e ti diffondi dappertutto e tutto contieni e in tutte le cose inabiti inconfuso e penetri nei pensieri nostri e negli esseri a noi invisibili, e tutto scruti pur tutto conoscendo, e senza voce risuoni, e ascolti le anime che internamente gridano in silenzio, e di tutte in tutto hai pietà senza indugio, e le corrobori e dai indicibile letizia a tutti gli esseri ovunque siano.
Tu avvolgi la compagine di questo universo e tutte le t creature hai sotto di te, le illumini di divina luce e le benefichi con la tua attività e bontà.
(Didimo il Cieco, De Trinitate 11, 4)

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• Onnipotente Spirito Paraclito, clementissimo consolatore dei mesti, penetra nell’intimo del mio cuore con la tua potente virtù; con il fulgore della tua splendente luce allieta, o pietoso ospite, ogni tenebroso angolo della mia anima e, visitandola, feconda con l’abbondanza della tua rugiada ciò che una lunga aridità ha reso languente e squallido…
Dissetami al torrente del tuo amore, affinché nulla più ami gustare della vana dolcezza del mondo… Insegnami a compiere la tua volontà, perché tu sei il mio Dio…
Beato colui che merita di ospitarti! Per te stabiliscono la loro dimora in lui il Padre e il Figlio. Vieni dunque, benignissimo Consolatore dell’anima afflitta, aiuto nelle tribolazioni. Vieni, tu che purifichi dal peccato e sani le ferite.
Vieni, fortezza dei fragili, sostegno di quelli che cadono; vieni, maestro degli umili, tu che atterri i superbi. Vieni, dolce padre degli orfani, delle vedove pio difensore.
Vieni, speranza dei poveri, ristoro dei languenti. Vieni, stella dei naviganti, porto dei naufraghi. Vieni, decoro singolare di ogni vivente, dei morenti unica salute.
(S. Anselmo, Orationes 14).

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Vieni, vieni, o Spirito santo / Tu sei Dio consolatore / d’ogni afflitto e mesto cuore; / vieni presto e non tardare / le tue figlie a consolare (Canzoncina allo Spirito Santo di S. Alfonso).