Pregare sempre 350_14

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3ª settim. Avvento – Martedì – O germoglio di Jesse
O germoglio di Jesse, che ti innalzi come segno dei popoli, vieni a liberarci, non tardare (Lez).

• Un rampollo nascerà dal tronco di Desse, un virgulto spunterà dalle sue radici. Su di lui riposerà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore…
Tu dirai in quel giorno: « Ti ringrazio, Signore; tu fosti in collera con me, ma la tua collera si è calmata e tu mi hai consolato. Ecco, Dio è la mia salvezza; io con fiderò, non temerò mai, perché la mia forza e il mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. Attingerete con gioia alle fonti della salvezza ».
(Isaia 11,1‑2; 12, 1‑3).

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• O Verità, lume del mio cuore, non lasciare che siano le mie tenebre a parlarmi. Mi lasciai andare ad esse; e mi trovai nel buio. Ma anche lì, anche lì io ti amai. Errai e pure mi ricordai di te. Udii la tua voce dietro di me, che mi invitava a tornare, la udii a mala pena pel tumulto delle mie passioni ribelli. Ed ora torno riarso e anelante alla tua fonte. Nessuno mi trattenga: che io ne beva e ne viva. Non io debbo essere la mia vita; male sono vissuto da me; sono stato per me causa di morte. Ecco rivivo in te (Conf. XII, 10, 10).
Signore, ho sete! Fonte della vita, saziami! … Vieni, o Signore, e non tardare. Vieni, Signore Gesù; vieni a visitarci nella pace. Vieni e libera questo recluso dal carcere, affinché ci rallegriamo di tutto cuore dinanzi a te. Vieni, Salvatore nostro; vieni, o desiderato da tutte le genti… Mostraci il tuo volto, e saremo salvi (ps. Sol. 35).
S. Agostino
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da “Intimità divina”
Roma 1992

Vieni, Gesù mio, ch’io non voglio scacciarti più: vieni ad abitare nel mio povero cuore. Io ti amo e voglio sempre amarti; ma tu infiammami sempre più, ricordandomi l’amore che mi porti (S. Alfonso).