Pregare sempre 68_14

1 Quaresima, dom.  Tentati nel deserto della vita
Che io ti serva, o Dio, con buona coscienza, in virtù della risurrezione
di Gesù Cristo (1 Pt 3, 21)
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• Illuminaci e rafforzaci, col tuo Santo Spirito, Signore, affinché possiamo vincere le seducenti e subdole tentazioni del Maligno, che ci vuole allettarci con l’attaccamento alle passeggere ricchezze materiali, con la fugace gloria dei poteri umani e col desiderio di interventi miracolosi nelle nostre imprese umane. Fa’ che non soccombiamo nelle molteplici tentazioni della vita, ma confidiamo sempre nel tuo amore, che ci preserva da ogni male.
D. Mariano Grosso, osb.

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• O Signore Gesù, che sul limitare della tua vita pubblica ti ritirasti nel deserto, attrai tutti gli uomini al raccoglimento che è inizio di conversione e di salute. Staccato dalla casa di Nazaret e dalla dolcissima Madre tua, tu volesti provare la solitudine, il sonno, la fame; e al tentatore che ti proponeva la prova dei miracoli, tu rispondesti con la fermezza della eterna parola, che è prodigio della grazia celeste. (Tempo di Quaresima)

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• O Signore! non permettere, non permettere che accorriamo alle fontane dissipate (Gr 2, 13 ), né che imitiamo il servo infedele, la vergine stolta; non permettere che il godimento dei beni della terra renda insensibile il nostro cuore al lamento dei poveri, degli ammalati, dei bimbi orfani, e degli innumerevoli fratelli nostri che tuttora mancano del, minimo necessario per mangiare, per ricoprire le ignude membra, per radunare la famiglia sotto un solo tetto.
(Giovanni XXIII, Breviario p 91.)

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• O Gesù, noi crediamo all’amore, alla tua bontà; crediamo che tu sei il nostro Salvatore, che tu puoi ciò che ad altri è precluso, irrealizzabile. Noi crediamo che tu sei la luce, la verità, la vita; abbiamo un solo desiderio: rimanere uniti con te; ed essere non solo cristiani di nome, bensì cristiani convinti, apostoli, zelanti.
(Paolo VI, Insegnamenti v 4, p 1023).
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da “Intimità divina”
Roma 1992

Gesù mio, tu sai quello che mi manca; sai che senza di te niente posso; sai la mia debolezza; abbi pietà di me: dammi umiltà, purità di cuore, amore e conformità alla tua santa volontà, fortezza contro i mali abiti, la remissione de’ peccati e la grazia di più non commetterli; dammi un totale disprezzo di tutte le cose, sicché io non ami altri che te (S.Alfonso).