Preghiere 74

14 marzo – Quar.22 – Perfetto olocausto
Ecco, io vengo, per fare, o Dio, la tua volontà (Eb 10, 7).

• Eccomi, o Signore; mi do a te, al tuo beneplacito unendomi al tuo Figlio diletto per compiere in ogni cosa quello che tu vuoi: « Faccio sempre le cose che a te piacciono ».
Perché ti amo voglio offrirti l’omaggio della mia sottomissione assoluta alla tua volontà, qualunque cosa essa mi comandi. Dirò in unione col Figlio tuo: « Perché… io amo il Padre, adempio quello che il Padre mi ha ordinato » (Gv 14, 31). La tua volontà forse mi imporrà cose dure alla natura, ai miei gusti; sarà contraria alle mie idee, ardua al mio spirito indipendente; ma ti voglio offrire questo sacrificio come pegno di fede nella tua parola, di fiducia nella tua potenza, d’amore verso te e verso il tuo Figlio Gesù.
(C. Marmion, Cristo ideale del monaco 12, p 338).

 __________________

• O Gesù, tu che fosti obbediente fino alla morte, non puoi certo volere che un’anima tua amante vada per una strada diversa dalla tua.
O Signore, insegnaci ad abbandonarci fiduciosamente alla tua parola: « Chi ascolta voi ascolta me » .
Insegnaci a dimenticare ogni nostra volontà: sacríficio che tu apprezzi molto perché ti costituisce padrone di quel libero arbitrio che tu stesso ci hai donato.
Aiutaci a superare le ripugnanze della natura per arrivare, sia pure con pena e in mezzo a mille lotte, a uniformarci a quello che ci viene i comandato; insomma, con pena o senza pena, fa’ che impariamo a sottometterci.
In questo tu non lascerai di aiutarci. Anzi, sforzandoci noi di assoggettare per amor tuo la nostra ragione e volontà, ci darai modo di divenirne padroni. E fatti padroni di noi stessi, potremo consacrarci a te perfettamente, offrendoti una volontà pura affinché tu l’unisca alla tua. Ti pregheremo allora di mandare dal cielo il fuoco del tuo amore per consumare il sacrificio…
La tua grazia ci aiuti a non omettere nulla da parte nostra per porre la vittima sull’altare.
(cf  S. Teresa di Gesù, Fondazioni 5, 3 .12).

_______________
da “Intimità divina”
Roma 1992

Mio amato Gesù, vorrei poter morire dicendo anch’io: “Signore, ho compiuto tutto, ho fatto quanto mi avevi ordinato, ho portato con pazienza la mia croce, ti ho compiaciuto in tutto”. Invece, se io dovessi morire adesso, morirei scontento, perché non potrei dirti con verità nessuna di queste parole (S.Alfonso).