Redentoristi Mondo Brasile 2008

Redentoristi di Brasile
2008 – Conferenza sulla vita religiosa.


Redentoristi di Brasile
2008 – Conferenza sulla vita religiosa
di Joaquim Parron, C.Ss.R.

Riflettendo sul testo biblico degli Atti degli Apostoli 4.13 ed illuminati dallo spirito di Sant’Alfonso e dalle nostre Costituzioni ed ancora di fronte alle sfide con l’impatto della vita moderna, i Confratelli della Provincia di Campo Grande hanno riflettuto sul senso della Presenza nella Vita Missionaria Redentorista.

Gli incontri si sono tenuti il 10 e l’11 giugno ed il 17 giugno 2008 a Paranagua, a T. Borba e rispettivamente a Campo Grande. Il Padre Alfonso Trembla, C.Ss.R. ha coordinato magistralmente questi incontri ed ha esposto con grande facilità una ottima teologia sulla Vita Religiosa.

La Vita Religiosa è stata sfidata costantemente in questi tempi dalla” cultura del rifiuto”, per cui si dimentica il senso di appartenenza ad un famiglia religiosa. ” Noi apparteniamo ad una famiglia”- ha fatto notare il Padre Trembla- “della cui camicia dobbiamo vestirci.”
Per approfondire la nostra appartenenza noi dobbiamo” bere il carisma fondamentale Redentorista.” Poiché è importante enfatizzare, mettere in evidenza la propria identità come persona, il confratello deve rafforzare il suo senso di essere membro della Congregazione. Nel valutare questo processo veniamo incarnati nella vita della congregazione.
Poiché in questi tempi la soggettività e l’individualità siano importanti, il senso di essere “chiamati ed appartenere alla vita Redentorista” si possono facilmente perdere. In vista di questo, sono importanti quattro fattori per conservare questo senso di appartenenza:

  • 1) Il Signore ci ha chiamati ad essere Redentoristi.
  • 2) Il desiderio di Dio che vi sia la Congregazione del Santissimo Redentore.
  • 3) La dimensione della fedeltà.
  • 4) L’importanza della comunità.

E’ stato Dio stesso che nel corso della storia e nel suo infinito amore ci ha chiamato ad essere Redentoristi. Questo senso della vocazione è fondamentale, perché uno abbia la la coscienza di essere un ” chiamato” alla Vita Redentorista. Ogni confratello, nella sua esperienza di preghiera, può vivificare questa chiamata concreta come una convocazione a servire il Regno- egli può dire:” Io sono diventato Redentorista per volontà e bontà di Dio.”

Sant’Alfonso da se stesso ha percepito la chiamata del Signore per fondare la Congregazione del Santissimo Redentore. Questo significa dire, la Congregazione è stata” desiderata da Dio” per ” continuare l’esempio di Gesù Cristo a predicare la Buona Novella ai poveri( Cfr.Cost.1). Si può dire che la Congregazione è la fonte o ” il luogo” di grazia di ogni confratello.
Dio è grandemente fedele all’umanità (cfr. Amos 9/11, Os 14/5, Ger.18,1-6, Is 43,5).
Dio è anche infinitamente fedele alla Congregazione. La fedeltà di Dio si esprime anche nella fedeltà di ogni confratello nella sua vita personale e comunitaria. La condotta passiva o l’indifferenza di un confratello verso il progresso della Congregazione rivela che egli ha perduto il suo senso di appartenenza a questa famiglia religiosa.
Ma il confratello che risponde con fedeltà alla chiamata del Signore troverà in questa vita la pace che il mondo non sa dare( Giov. 14,22).

I testi base e ” costituzionali” sul primato della comunità nella vita del Redentorista sono molto chiari. Nella Costituzione 21 troviamo: “Ecco dunque la legge fondamentale per la vita dei congregati: vivere nella comunità e, per mezzo della comunità, svolgere l’attività apostolica.
Perciò, nell’accettare qualunque lavoro missionario, bisogna tenere sempre presente l’aspetto comunitario.” Quindi, un confratello che prende un lavoro per conto proprio, si assume una ” imposizione della Provincia/Congregazione.” La missione, fatta in nome della comunità, non è qualcosa di relativo, ma è essenziale alla vita dei Redentoristi.

Pertanto è importante cercare l’unità nella pluralità, come considerare l’individualità (soggettività) e nello stesso tempo cercare di partecipare i doni e i talenti a livello di comunità e di provincia. Considerarsi soggetti di questa famiglia tanto amata da Dio e fondata da Sant’Alfonso da un senso profondo di appartenenza e di fedeltà alla chiamata del Signore.
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Amazzonia, Brasile 2013 – Redentoristi in adorazione e preghiera durante il ritiro annuale che porta i diversi confratelli ad incontrarsi su temi di vita spirituale e pastorale.