S. Alfonso. 1774. Una lettera al Conclave

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223. S. Alfonso. 1774. Una lettera al Conclave.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

223. S. Alfonso. 1774. Una lettera al Conclave.

♦ 1774. Il Cardinale Castelli, per via di stretta amicizia, chiese con dolce insistenza ad Alfonso di scrivere una lettera dar far presente nel Conclave, affinché si fosse eletto un Papa che desse riparo ai bisogni della Chiesa.
Restò raccapricciato Alfonso per questo comando. Tuttavia, perché imposto da un Eminentissimo che egli tanto stimava, il 23 ottobre 1774. raccomandandosi a Dio, spiegò così i suoi sentimenti:

“Amico mio e Signore
circa il sentimento che desiderate da me intorno gli affari presenti della Chiesa e circa l’elezione del Papa, che sentimento voglio darvi io miserabile?

  • Dico solo che vi bisognano orazioni e grandi orazioni; mentre per sollevare la Chiesa dallo stato di rilassamento e confusione in cui universalmente si ritrovano tutti i ceti, non può darvi rimedio tutta la scienza e tutta la prudenza umana, ma vi bisogna il braccio Onnipotente di Dio.
  • Tra Vescovi pochi sono quelli che hanno vero zelo della salute delle Anime; le Comunità Religiose quasi tutte, e senza quasi, sono rilassate, e nella presente confusione l’osservanza è mancata, e l’ubbidienza è perduta.
  • Nel Clero Secolare vi è di peggio. Sicché vi è necessità precisa di una riforma generale per tutti gli Ecclesiastici, per quindi darsi riparo alla grande corruzione dei costumi che vi è nei Secolari.
  • Perciò bisogna pregar Gesù Cristo che ci dia un Capo nella chiesa, il quale, più che di dottrina, e di prudenza umana, sia dotato di spirito e di zelo per l’onore di Dio, e che distaccato sia totalmente da ogni partito e rispetto umano. Se mai, per nostra disgrazia, succede un Papa, che non ha solamente la gloria di Dio avanti gli occhi, il Signore poco l’assisterà e le cose andranno di male in peggio…
  • Le Orazioni possono dar rimedio a tanto male. Io non solo ho imposto a tutte le Case della mia minima Congregazione, che preghino Dio, con attenzione maggiore dell’ordinaria, per l’elezione del nuovo Pontefice; ma nella mia Diocesi ho ordinato a tutti i Sacerdoti Secolari e Regolari, che nella Messa facciano la Colletta pro eligendo Summo Pontefice.

♦ Questo è il sentimento che posso darvi io miserabile; e per quest’elezione non lascio pregare più volte il giorno.
Ma che possono le mie fredde preghiere? Con tutto ciò confido nei meriti di Gesù Cristo e di Maria Santissima, che, prima che mi arrivi la morte, quale mi è molto vicina per l’età cadente, e per l’infermità in cui mi trovo, il Signore abbia a consolarmi con farmi vedere sollevata la Chiesa”.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 55)  Leggi tutto nell’originale.

Bisogna pregare Gesù Cristo che ci dia un Capo nella chiesa, il quale, più che di dottrina e di prudenza umana, sia dotato di spirito e di zelo per l’onore di Dio, e che distaccato sia totalmente da ogni partito e rispetto umano.