S. Alfonso. Accuse contro i Redentoristi, nuovi gesuiti

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193. S. Alfonso. Accuse contro i Redentoristi, nuovi gesuiti.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

193. S. Alfonso. Accuse contro i Redentoristi, nuovi gesuiti.

♦ Gli accusatori della nostra Congregazione ripresero con nuovo vigore le loro accuse contro l’Istituto di Alfonso.
L’augusto Re Carlo, volendoci proibire gli acquisti, disse di non riconoscere le nostre Case per Comunità, o Collegi. Mal interpretando la risoluzione del Re e facendosi forte sopra di questo, i nostri avversari la presentarono come una reità, che nessuno ariete poteva espugnare.

  • Dicevano: “Il Re non vuole Comunità, né Collegio, e questi formano, in disprezzo del Sovrano, Collegi e Comunità. Hanno Superiori Generali e Locali; Noviziato e Maestro di Novizi; Chierici, e Direttori di Studi; hanno regole e statuti: cosa manca per dirsi una comunità non inferiore a qualunque delle più cospicue; e cosa manca che non si opponga ai Sovrani divieti?.
  • Oltre di ciò, hanno dal Papa grazie e privilegi, anche con discapito dell’Autorità Reale, e con non poco pregiudizio della Parrocchiale e Vescovile.
  • Non avendo la Regola, e sapendola approvata dal Papa, con ordine Sovrano si fanno esibire questa dalla Curia di Benevento [nello Stato Pontificio].

In effetti tutto ciò proveniva dalla cattiva interpretazione della risoluzione dell’augusto Re Carlo. Questi non proibì, anzi egli medesimo aveva accordato l’erezione delle Case, e volle si vivesse sotto un capo anche con regole e statuti; ma proibendoci gli acquisti; e disse non riconoscere le case per Comunità e Collegi.

Gli avversari avanzarono un’altra supplica in cui avevano progettato sopra di noi altre reità e delitti. In quel tempo tutto era gesuitismo in bocca di ognuno. E volendosi la nostra distruzione, essi rappresentavano i nostri come un ramo di quelli, o addirittura quegli stessi con nome cambiato.

  • Dicevano: “Le Regole che hanno non sono che un estratto delle regole gesuitiche. Ora essendo stato espulso il corpo gesuitico per la forma delle loro regole, che lo rendeva sospetto e pericoloso allo Stato, perché non si debba sospettare lo stesso di questo corpo che in sostanza è il medesimo, non differendo neppure nel nome?
  • Se quella si chiamava Compagnia di Gesù, questo si chiama Congregazione del Redentore; e se i Gesuiti avevano formato Collegio con legittima autorità, questi senza legittima autorità contravvengono diametralmente alle leggi del Sovrano.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 49)  Leggi tutto nell’originale.

Alfonso era già stato in Napoli per difendere la sua Congregazione dalle tante accuse dei suoi avversari. Ma questi, impegnati per rovinarlo, ripresero gli assalti ed attaccarono frontalmente la Congregazione ed i suoi soggetti.